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NA REGINA SEDUTA SUL MARE
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stampata da Alterocca di Terni nel 1937 (XV
E.F.) con il Fiamma Nera ormeggiato in porto.
Dopo il 1948 ne diviene proprietario il
comandante
Dante Ricci
che raccoglierà una
ricchissima documentazione epistolare e foto-
grafica atta a ripercorrere i frequenti incontri
dei due amanti a bordo del Fiamma Nera.
Nei giorni immediatamente successivi all’ot-
to settembre 1943, lo yacht sarà affondato
ad
arte
, nel porto di
Rapallo
per sottrarlo ad una
eventuale cattura e poi recuperato e ribattezza-
to almeno due volte: dapprima dal conte Sereni
che lo chiamerà
Serenella
e poi, col nome carai-
bico di
Stella
di Gurujà, passerà di proprietà al
Principe Cremisi, fino ad arrivare negli anni
settanta, dopo una carriera passata fra crociere
e regate,
all’ingegner Fonzi
che
le farà far rotta
verso Fiumicino
. Qui per un periodo fungerà da
nave scuola del circolo della Vela di Roma.
Quindi non più in buone condizioni, nel gen-
naio 2002 viene ristrutturato e restaurato con
raffinata accuratezza da maestri d’ascia e torna
agli antichi splendori dotato della più moderna
strumentazione, prendendo quindi di nuovo il
largo e partecipando ad una campagna di moni-
toraggio dei delfini costieri e di altri cetacei
lungo le nostre coste.
Joe di Maggio e quel giorno…
In molti a Nettuno sanno più o meno di base-
ball ma pochi ricordano di quella volta che …
la
leggenda
giunge sulle rive tirreniche. Quel gior-
no è nella storia delle grandi visite al paese,
alcune note come Tyron Power, altre scoperte di
recente come quella del mitico Humprey Bogart.
Un giorno dell’estate 1957,
Joe,
mito per
tanti appassionati di baseball e, fatto da non
sottovalutare, marito di Marylin Monroe, è in
vacanza a Roma. Come riferisce
Vanity Fair nel
numero di maggio del 2005
, a pranzo gli raccon-
tano di una piccola città a pochi passi da Roma,
liberata dagli americani poco più di una decina
di anni orsono e conquistata più che dagli allea-
ti dal loro gioco:
il baseball
.
Joe di Maggio trovandosi a pochi chilometri
dalla capital del baseball europeo, si fa accom-
pagnare a Nettuno. Giunge con una jeep al vec-
chio
campo Borghese
dove il Nettuno gioca con-
tro la squadra di baseball della capitale ed arri-
va mentre sul monte di lancio vi è uno degli
atleti più animati e carismatici del baseball
nostrano
Carlo Tagliaboschi.
Il pubblico riconosce Joe di Maggio e per l’en-
tusiamo si sospende la partita e si invita Joe
alla battuta.
Please Joe, batti per noi
. Vestito in
giacca e cravatta, prende una mazza e si posi-
ziona di fronte a Tagliaboschi…palla veloce ma
nonostante lo stile e la forza…strike.
Dall’entusiasmo all’imbarazzo. Joe allora si
toglie la giacca, la piega con cura, si arrotola le
maniche della camicia …
more…gimme some
more,
Tagliaboschi lancia, ma questa volta Joe Di
Maggio centra la pallina, traiettoria formidabile,
oltre il muro di recinzione, oltre la strada, oltre la
spiaggia, oltre…oltre…oltre, fra le onde del mare.
Ohhh!!!! E gran parte del pubblico verso il
mare a cercare quella palla leggendaria che non
troverà nessuno…a meno che il dio del
mare…non l’abbia presa al volo.
Joseph Paul Di Maggio nasce nel 1914 in
California e scompare l’otto marzo 1999. Di ori-
gini siciliane diviene famoso per esser il marito
di Marilyn e per aver giocato l’intera carriera
per i New York Yankees, vincendo tre volte il
titolo di miglior giocatore e partecipando per 13
volte all’MLB All-Star Game. Tornerà spesso in
Italia per visitare i parenti all’Isola delle
Femmine e promuoverà il baseball con varie
iniziative: nel 1993 lancia la prima palla del
campionato italiano, nel 1976 passa alcuni gior-
ni con la squadra del Grosseto, oltre ovviamen-
te all’episodio nettunese appena ricordato.
Sarà citato anche nella canzone Mrs. Robinson
di Simon e Garfunkel. Tale canzone verrà tra-
smessa come sottofondo musicale dalle radio sta-
tunitensi all’annuncio della sua scomparsa.