lungo le vie, sono sostituite nelle piazze e lungo
le strade del paese dalle lampadine elettriche.
Nettuno conta 5000 abitanti, quasi tutti conta-
dini, sparsi nelle vaste campagne circostanti
(Benedetto La Padula, Millenovecento).
Per difendere la propria purezza, muore nel-
l’ospedale di Nettuno, il 6 luglio 1902, la picco-
la M
ARIA
G
ORETTI
, perdonando il suo assassino:
viene proclamata compatrona di Nettuno.
Nel 1903 Gabriele D’Annunzio, durante un
soggiorno a Nettuno, scrive
La figlia di Jorio
,
ospite presso la villa Borghese, in compagnia
della figlia “Cicciuzza” e di Eleonora Duse.
Nettuno è meta turistica per il bel mare, i bagni
di sole, l’aria salutare come tramandato da alcune
pubblicazioni edite da illustri medici, dapprima il
DOTT
. G
IULIO
P
ETRAGLIA
e poi il medico condotto-
ufficiale sanitario
DOTT
. N
ORBERTO
P
EROTTI
.
Ci restano di questo anche testimonianze let-
terarie, come si legge nell’epistolario fra
Gabriele D’Annunzio ed il suo amico ed editore
Giuseppe Treves e come riportato da Luigi
Pirandello nella novella “Va bene” del 1904
nella quale narrando di vacanze si ispira a
quelle trascorse alcuni anni prima a Nettuno.
N
EL
1906 il poeta crepuscolare S
ERGIO
C
ORAZZINI
, nato a Roma il 6 febbraio 1886, viene
ricoverato in grave stato febbrile presso l’ospeda-
le F
ATEBENEFRATELLI DI
N
ETTUNO
per l’aggravarsi
della tubercolosi. Dal sanatorio inizia una corri-
spondenza con Aldo Palazzeschi e lavora alla tra-
duzione della Semiramide di S. Péladan che
viene annunciata su V
ITA
L
ETTERARIA
come opera
di collaborazione con G. Milelli. Nel maggio del
1907, per il peggioramento ulteriore del suo stato
di salute e vista l’inefficacia delle terapie alle
quali si sottopone, torna a Roma nella sua casa di
via dei Sediari dove muore di etisia all’età di soli
ventun anni. La sua poesia è focalizzata su “pic-
cole cose”, dietro le quali non emergono valori
segreti, ma si nasconde il vuoto, tipico dei poeti
crepuscolari. I suoi versi esprimono da un lato un
malinconico desiderio per quella vita che la
malattia gli nega, dall’altro un nostalgico ritrarsi
dall’esistenza presente, proprio perché avara di
prospettive future. La poesia crepuscolare è
piena di cose, avvenimenti, personaggi modesti,
di
buone cose di pessimo
gusto, come le definisce
Gozzano,
povere piccole cose
come le chiama
Corazzini che nel sanatorio di Nettuno vede e
descrive: corsie di ospedali, monachelle, fiori finti,
animali imbalsamati, amori adolescenziali.
Il 27 agosto 1910 si inaugura la
TRAMVIA
ELETTRICA
che unisce il centro di Nettuno a
quello di Anzio. Le vetture partono da entram-
bi i capilinea ogni venti minuti e coprono in 12
minuti i circa 3 chilometri di percorso.
Il 12 dicembre 1912 si inaugura la
NUOVA
SEDE MUNICIPALE
del comune di Nettuno opera
degli ingegneri Talenti e Serri, condotta a ter-
mine con una spesa di 400.000 lire.
L’ingegner Talenti oltre che progettare il
nuovo municipio, viene ricordato per altri vil-
lini costruiti a Nettuno in quell’epoca; uno
stile il suo, che diviene addirittura un nome
per il quartiere Talenti che a Roma è “firma-
to” dalla sua famiglia.
Nel 1914, per la tenace volontà dei Padri
Passionisti e con l’aiuto determinante del Papa
Pio X, viene inaugurato il nuovo Santuario
dedicato a Nostra Signora delle Grazie.
Anche Nettuno partecipa alla
PRIMA GUERRA
MONDIALE
: venticinque i caduti e fra questi le
medaglia d’argento al valor militare, il Cap.
Umberto Donati, caduto nei pressi di Gorizia
fra il 5 e 6 settembre del 1917 durante eroica
azione. Alla memoria di tutti i caduti viene eret-
to un monumento, in località Belvedere, opera
dello scultore Cesare Bazzani.
Il 20 settembre 1919 muore a Nettuno
Monsignor T
EMISTOCLE
S
IGNORI
che qui è nato
nel 1850 da Antonio e Virginia Ottaviani. Colto
e di nobile animo è anche autore di numerosi
componimenti letterari. Assiste nelle ultime ore
di vita la piccola Maria Goretti.
Intorno agli anni venti, periodo in cui la mala-
ria e la tubercolosi attanagliano anche la popola-
zione di Nettuno, l’ospedale Fatebenefratelli è
trasformato in Sanatorio; al suo interno la prima
farmacia di Nettuno la cui licenza è giunta fino
ai nostri giorni.
Il 20 luglio 1925, all’interno del forte
Sangallo, S
UA
E
CCELLENZA
il Cav. B
ENITO
M
USSOLINI
sottoscrive il
Trattato fra Italia
e
Jugoslavia
che regola le condizioni degli italia-
ni in Dalmazia.
Nello stesso anno a Nettuno viene fondata la
S
CUOLA
P
RATICA DI
M
ALARIOLOGIA
.
Nel 1928 soggiorna a Nettuno L
UIGI
P
IRANDELLO
, presso la pensione Neptunia; di
21
A
LBERTO
S
ULPIZI