Pagina 182 - UNA REGINA SEDUTA SUL MARE

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cioè fra loro (…) saltarello, o ballo comune,
come natura di quel sesso leggiero (…) a render
quindi robusta e sana l’odierna infievolita gio-
ventù, a tutti sana morale, frugalità, ogni cibo;
ai maschi il circo, la corsa, la forza, al debol
sesso, la corsa, il casalingo ballo a porte chiuse
(…) detto perciò: ballo di salute”.
Più precisamente, Vincenzo Cerri ricorda nel
volume
Nettuno
che le suore giungono nel
paese
già nel 1864 dietro invito della principes-
sa Teresa Borghese che, come detto, fino al 1890
concede l’uso gratuito dei locali ed un generoso
contributo mensile.
Oltre che curare l’educazione religiosa e civile
dei ragazzi e delle fanciulle, istituiscono un labo-
ratorio interno di cucito, ricamo e taglio, una scuo-
la di canto che presta servizio nella Collegiata.
Insieme con le maestre pie Filippini svilup-
pano la bella tradizione degli
angioloni
e quindi
dei
paggetti,
questi ultimi
,
già presenti nella
congregazione del Santissimo Sacramento con
colore azzurro e banda trasversale, in seguito
rossi quelli delle Filippini e neri quelli delle
figlie della Croce, contribuiscono a dare gioia e
colore alla festa, durante l’annuale processione
della Madonna delle Grazie.
Dopo 121 anni di attività scolastica nella
scuola materna ed elementare, per motivi inter-
ni alla loro congregazione, nonostante la viva
opposizione dell’Arciprete-Parroco, il 31 luglio,
alle ore 12,30, le Suore figlie della Croce, dette
Francesi, lasciano Nettuno.
La gestione della scuola passa alla
Parrocchia di san Giovanni già dall’anno scola-
stico 1982-1983.
Alla Congregazione delle figlie della Croce
va il ricordo affettuoso e la riconoscenza infini-
ta della popolazione nettunese.
Diretta erede della tradizione delle figlie
della Croce, la scuola di San Giovanni, situata
nel borgo medioevale di Nettuno, occupa il
piano terra ed il primo piano del palazzo Doria
Pamphilj.
Comprende quattro sezioni di scuola mater-
na e cinque di scuola elementare per un totale
di undici insegnanti tra curriculari e insegnan-
ti specialistiche.
Finalità di questa scuola in ambito didattico-
educativo è di offrire a tutti gli alunni l’oppor-
tunità di sviluppare le potenzialità intellettive,
emotive, razionali e cognitive in un ambiente
stimolante con scambio di esperienze ed attivi-
tà comuni fra i diversi ordini di scuola e con le
istituzioni del territorio. Inoltre si punta sul-
l’accoglienza e la continuità realizzando percor-
si disciplinari condivisibili dai due ordini di
scuola e percorsi didattici operativi per ciascu-
na classe. Le prime classi della scuola materna
sono situate al piano terra, dotate di ampie
finestre che si affacciano sul mare e consentono
un costante ricambio d’aria.
Accanto alle aule vi è una comoda palestra
per gli spazi ludici ed una sala mensa che si
affaccia sul mare. Particolare rilievo viene dato
alle attività educative in relazione con la reli-
gione cattolica ed al rapporto scuola-famiglia.
Nell’ultimo periodo dell’anno scolastico vengono
effettuate delle gite culturali per ampliare gli
orizzonti conoscitivi dei bambini.
Istituto San Francesco d’Assisi
Le prime notizie riguardanti l’istruzione sco-
lastica nel territorio di Nettuno risalgono alla
metà del settecento.
La Reverenda CameraApostolica stipendia un
appartenente all’ordine dei Padri Conventuali
che ha la cura di insegnare ai ragazzi a leggere e
scrivere impartendo inoltre rudimenti di mate-
matica e lingua latina.
I Padri sono presenti a Nettuno dall’epoca di
San Francesco d’Assisi, cui si attribuisce la fon-
dazione del loro piccolo convento adiacente alla
Chiesa, una volta dedicata a San Bartolomeo
Apostolo.
Dirigono dal primo dopoguerra, presumi-
bilmente fine anni quaranta, una scuola
media-ginnasio-liceo classico
intitolata a San
Francesco. Fino agli anni settanta nella sede
adiacente piazza San Francesco sita in viale
della Vittoria, poi nell’ampia ed accogliente
sede in via dei Gigli, località Santa Barbara.
Quest’ultima sede viene costruita su un ter-
reno donato l’undici luglio del 1949 da
Augusta Agostini vedova Bazzichelli alla pro-
vincia romana dei Frati minori conventuali
con il vincolo che l’ordine donatario è
tenuto
ad adibire il terreno a scopo di educazione, di
istruzione e di culto
, cosa che avverrà per
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