Pagina 178 - UNA REGINA SEDUTA SUL MARE

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Ricorda il direttore A. Missiroli:
…la scuola
sorge in mezzo ad un villaggio di capanne abitate
da una popolazione nomade che scende nell’au-
tunno dai monti Lepini. Scegliemmo la località
non solo per la vicinanza a Nettuno, ma anche
per i caratteri fisici e sociali della popolazione.
La gente pratica l’agricoltura e la pastorizia
in forma primitiva, è piena di pregiudizi ed
infiacchita dalla malaria che non può esser vinta
solo con il chinino, l’istruzione, l’educazione igie-
nica e l’opera di alfabetizzazione ma occorre pun-
tare anche ad un miglioramento economico.
Maestro e medico cominciano ad agire di con-
certo nelle Paludi Pontine. Accanto alla scuola
sorge l’ambulatorio e la scuola elementare di
Tre Cancelli
, che costituisce un prototipo, fa da
laboratorio per la sperimentazione pratica.
Il complesso è costituito da due baracche:
una funge da aula, l’altra da alloggio per l’inse-
gnante.
I bagni sono sistemati in una tenda. In segui-
to si aggiungono altre baracche, una per il ser-
vizio medico-scolastico, una per l’asilo ed un’al-
tra per la cucina e la refezione dove si svolge
anche la scuola serale.
Il complesso scolastico è servito da un pozzo
profondo dodici metri.
La scuola di
Tre Cancelli
inizialmente è fre-
quentata da 10 – 15 bambini. Al momento in cui
viene aperto l’ambulatorio la popolazione è di
cento scolari.
Nelle scuole più lontane il servizio sanitario
viene garantito una volta al mese da un ispetto-
re medico che vi si reca a cavallo o col calesse
(Annibale Folchi, L’Agro pontino ).
Per gli esami parassitari sul sangue, le scuo-
le dei contadini fanno capo al centro diagnosti-
co di
Ferriere di Conca
, istituito nel 1922 col
compito, tra l’altro, di compilare la “carta ano-
felica” e di studiare l’habitat della palude con
ricerche sulla flora e sulla fauna. L’obiettivo è
scoprire se e quali piante o animali abbiano nei
confronti dell’anofelismo un potere “antagoni-
stico oppure determinante”.
La ricerca viene svolta nella valle del
Loricina
nel territorio di
Nettuno.
Con l’aiuto di alcuni botanici vengono raccol-
te e catalogate le piante con cui allestire, presso
la
scuola di malariologa di Nettuno,
due erbari,
uno allo stato umido e l’altro allo stato secco per
individuare le piante favorevoli allo sviluppo
della larva dell’anofele e quelle sfavorevoli.
Negli anni venti la situazione organizzativa
antimalarica del Lazio è tra le più progredite
ma anche la più frammentata e scoordinata.
Ad occuparsi della malaria sono la C.R.I.,
l’Opera contro l’analfabetismo, il Comune di
Roma, la provincia di Roma e la Stazione speri-
mentale per la lotta antimalarica, creata con il
contributo della fondazione Rockefeller da don
Gelasio Caetani.
Nello stesso periodo, la C.R.I. gestisce nelle
paludi pontine, sulla sinistra dell’Appia, cinque
stazioni sanitarie permanenti, assistendo una
popolazione di circa dodicimila individui all’anno.
Infine, nella stazione di
Acciarella
, è allesti-
to un servizio di infermeria per il ricovero
d’emergenza degli ammalati ed un servizio di
autotrasporto per i malati gravi dalle singole
ambulanze agli ospedali più vicini. Inoltre,
decentrati dalle cinque stazioni sanitarie, sono
in funzione ventotto servizi di assistenza medi-
co-scolastica e cinque ambulatori antimalarici.
Colonie scolastiche marine
Nel 1907, con lo scopo di dare un nuovo indi-
rizzo all’assistenza scolastica, non limitandola,
come in passato, alla somministrazione della
refezione, di calzature, libri e quaderni agli
alunni poveri delle scuole elementari, ma vol-
gendola soprattutto a mantenere, migliorare,
rinvigorire la salute degli scolaretti gracili,
deboli, predisposti ad infezioni, sorgono le colo-
nie marine, la prima delle quali con sede a
Giulianova.
I sessanta fanciulli accolti il primo anno,
diventano più del doppio il secondo; venti costi-
tuiscono la prima colonia appenninica di
Nocera Umbra.
Nel 1913 s’introduce la cura della tubercolo-
si, con l’istituzione di colonie permanenti, che
accolgono i fanciulli senza limite di tempo, sino
a quando il bisogno lo richiede.
Essendosi presentati in detto anno alla visi-
ta di Commissione medica 953 alunni bisognosi
di cura, il Comitato si trova nella necessità di
procedere ad una dolorosa selezione, escluden-
done 224; tra questi una cinquantina con tuber-
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