Pagina 97 - NETTUNO LA SUA STORIA

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Comune provvede alla ristampa del ”Quaresimale” a cura del prof.
Morucci. L’illustre concittadino viene commemorato dal prof. Mira,
rettore della Pro Deo.
Lo stesso anno, il 4 luglio, il generale Mark Clark visita il Cimitero
Americano.
Il 5 dicembre 1976, il comune di Nettuno riceve dal Parlamento
europeo la bandiera europea, riconoscimento ufficiale per l’intensa
attività svolta dalla città per la diffusione del progetto di Europa unita.
Dopo la guerra, il bunker, costruito dai tedeschi sulla Riviera Guido
Egidi, tra Anzio e Nettuno, non viene demolito, ma per iniziativa dei
Lions Club Anzio-Nettuno, nel 1976 viene trasformato in un
Monumento alla Pace Universale. Ne è autore lo scultore Amerigo Tot.
Nel periodo 1975/1976 il comune di Nettuno acquista dal Vaticano
il complesso della Divina Provvidenza per alloggiarvi scuole, uffici
sanitari e associazioni locali.
Il 31 gennaio 1978, muore il principe Steno Borghese, personaggio
significativo del Novecento per la dedizione e l’amore mostrato per
Nettuno sia nei momenti del dolore che in quelli di gioia.
Nel 1979, dieci anni dopo la visita di papa Paolo VI, un altro pon-
tefice, Giovanni Paolo II si reca in pellegrinaggio a Nettuno nel
Santuario di Nostra Signora delle Grazie.
Nel 1979, il 4 novembre, anno dell’ottantesimo anniversario della
sua fondazione, la Cassa Rurale fa realizzare dallo scultore Bruni e
dona al comune di Nettuno la copia del monumento ai Caduti della
Grande Guerra, statua in bronzo raffigurante la Vittoria Alata, che
sostituisce l’opera originale di Cesare Bazzani, situata inizialmente
nella balconata del Belvedere, scomparsa durante gli eventi bellici
della seconda guerra mondiale. A Nettuno dove è presente come
recettività alberghiera solo lo storico albergo Astura, apre il nuovo
albergo Scacciapensieri, seguito nel 1991 dall’hotel Marocca e nel 1993
dal Neptunus. All’inizio degli anni ottanta, l’Amministrazione
Comunale con l’ assessore allo sport, turismo e spettacolo Carlo
Eufemi, attualmente sindaco di Ardea, lancia Nettuno come città
spettacolo. Nettuno per quasi un decennio ospiterà il meglio della
musica e del teatro. Si concretizzerà il teatro al borgo e nei giardini di
via Cavour; spettacoli si avvicenderanno anche all’interno degli spazi
di villa Borghese. Edmonda Aldini, Paolo Ferrari, Franca Valeri, Mario
Carotenuto, Lando Buzzanca, Renzo Montagnani, Lina Sastri, Paola
Gassman ed Ugo Pagliai tra gli ospiti maggiormente applauditi; ma
due nomi portano Nettuno alla ribalta non solo nazionale, il flautista
Severino Gazzelloni ed il cantante e musicista Stevie Wonder. Rinasce,
inoltre, il carnevale nettunese con carri allegorici e gruppi folkloristi-
ci e nella ricorrenza del quarantennale dello sbarco nasce la manife-
stazione “Americana” dai notevoli contenuti culturali, uno fra tanti, il
premio letterario “Forte Sangallo”. Seguono i grandi concerti di
massa: Tony Esposito, Tullio de Piscopo, Pino Daniele, Vasco Rossi,
Claudio Baglioni, Antonello Venditti, i Pooh, gli Spandau Ballet,
Zucchero, Eros Ramazotti, Luca Carboni, Marco Masini, Enrico
Ruggeri. Vengono realizzate importanti manifestazioni per la valoriz-
Giovanni Paolo II al Santuario
di N. S. delle Grazie.
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Monumento a Paolo Segneri, 1975.
Monumento ai Caduti dello scultore Bruni
copia dell’opera originale di Bazzani.
I
L
N
OVECENTO
...
ED OLTRE