Nel 1937, viene aperta al culto la chiesa del Sacro Cuore, voluta da
Monsignor Nicola De Franceschi per l’assistenza religiosa della popo-
lazione della periferia e delle campagne; la cura delle anime è affida-
ta ai frati francescani minori, primo parroco padre Agostino
Fioravanti.
Dal 1939, una moderna filovia lunga oltre quattro chilometri sosti-
tuisce la vecchia tramvia collegando le nuove stazioni ferroviarie di
Anzio e Nettuno ai rispettivi centri abitati e questi tra loro.
Dal 1939 al 1945, le città di Anzio e Nettuno sono riunite in un solo
comune denominato Nettunia. Questa unione amministrativa dura
fino al 3 maggio 1945. Il Duce si ispira al nome usato da Dionigi di
Alicarnasso che indica Nettunia come termine d’Italia.
Secondo lo scrittore Paolo Senise, intorno al 20 luglio del 1943, gior-
no dopo il bombardamento alleato di San Lorenzo a Roma e cinque
giorni prima della caduta del Fascismo, arriva a Nettunia una troupe
cinematografica da Roma: attori famosi, mondanità del tempo si prepa-
rano ad un gran film, girato nel sublime teatro naturale della Villa
Borghese. Ambientato nel settecento, regia di Nino Giannini, supervi-
sione e sceneggiatura di Roberto Rossellini, metafora dell’avvenuto
sbarco in Sicilia, simbolo di resistenza ad oltranza per il regime, il film
“L’Invasore” ha protagonisti eccezionali per l’epoca: Amedeo Nazzari,
Miriam di San Servolo, Osvaldo Valenti, quest’ultimo sacrificato, forse
inutilmente, nel tragico epilogo e conseguente resa dei conti della guer-
ra partigiana. Alla caduta del fascismo, il set si volatilizza ed il film usci-
rà un po’ rabberciato, con aggiunte prese probabilmente dal film tede-
sco “Kolberg, La cittadella degli eroi” di Veit Harlan e, dopo una breve
apparizione nella stagione 1949/1950, riposto nell’oblio. Ritenuto perso,
è stato recentemente rintracciato in Canada e riproposto a Nettuno
presso il forte Sangallo, con vasta eco nel mondo cinematografico, nel
corso delle manifestazioni dell’estate nettunese 2008, testimonianza di
come Nettuno sia da sempre nella sua storia, set cinematografico predi-
letto dai migliori registi non solo italiani.
Dopo lo sbarco di truppe britanniche presso Taranto e presso
Salerno, l’8 ed il 9 settembre del 1943, le truppe tedesche si ritirano a
nord di Napoli. A Nettunia, i Tedeschi che controllano il paese, dopo
alcuni scontri con i soldati del Regio Esercito, ne ordinano lo sgombe-
ro. Gli abitanti prevalentemente si disperdono nelle campagne circo-
stanti e nella pineta della Campana. A Montecassino, sulla linea
Gustav, durante tutto l’inverno i tedeschi riescono a contrastare gli
assalti degli Alleati. Per tentare di aggirare le posizioni e tagliare i
rifornimenti tedeschi provenienti dal nord ed anche per indebolire le
forze germaniche in Russia e Normandia, il 22 gennaio 1944 il VI
Corpo d’Armata americano, al comando del generale John Porter Lucas, sbar-
ca sulle spiagge diAnzio eNettuno dal 1939 unite sotto il nome di Nettunia.
Il fronte di Nettunia sarà teatro di aspri combattimenti dopo lo
sbarco del 22 gennaio 1944. Gli eserciti Alleati sbarcati su di un’ampia
fascia costiera, occupano un territorio che va da Tor San Lorenzo, oggi
frazione di Ardea, fino a Torre Astura, nel territorio comunale di
Nettuno. Lo sbarco si protrae fino al 31 gennaio, quando approdano le
90
Lungomare gen. Durand de la Penne.
Sacro Cuore,1937.
Nettuno durante gli eventi bellici della seconda
guerra mondiale.
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ETTUNO
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LA SUA STORIA