dini del posto portano lì la “vinaccia”, quello che resta dopo la bollitu-
ra del mosto, traendone l’alcool. Situata al termine di via Vittorio
Veneto, è l’unica industria che riesce a sopravvivere alla guerra e, dopo
il conflitto, riesce a potenziarsi fino a diventare una grande distilleria.
Parte da Fregene, l’appassionante contesa del II Circuito Aereo del
Lazio, il 22 giugno 1930, con atterraggio a Nettuno, prima tappa, dopo
che su Anzio avviene il lancio di messaggi. Alla manifestazione assi-
stono il Duce che dà il via ai piloti partecipanti, italiani e stranieri ed
il Ministro dell’Aviazione Italo Balbo che visita gli apparecchi.
Nel 1931, la Regina Maria di Rumenia, accompagnata dalla princi-
pessa Ileana e da un numeroso seguito, soggiorna a Nettuno ospite
del Barone Fassini presso il forte Sangallo; in suo onore la banda cit-
tadina esegue un programma musicale diretto dal maestro Angelo
Castellani.
Nello stesso anno, l’11 luglio, il “Mattino Illustrato” riporta in
copertina l’incontro fra Benito Mussolini ed il Segretario di Stato per
gli Affari Esteri degli Stati Uniti d’America Stimson, avvenuto nelle
azzurre acque del nostro golfo.
Il medico chirurgo Guido Egidi (10 luglio 1883 – 31 ottobre 1949), pri-
mario degli Ospedali Riuniti di Roma, presidente della Società
Lancisana e della Scuola Ospedaliera, assessore nella giunta municipa-
le capitolina ma anche appassionato navigatore, nel 1933 vince la
Coppa Tirrenia Challenger, con la barca Mizar. L’anno seguente pubbli-
ca il giornale di bordo, con il titolo “Da Anzio a Napoli via Rodi, 2000
miglia in una barca di m. 10,50”. Il ricavato delle vendite è devoluto
all’Asilo per gli orfani dei marinai di Anzio. Lascia settantadue pubbli-
cazioni su vari argomenti di chirurgia ed alcune di tecnica marinaresca.
E’ del 1931 il sonetto che Gabriele D’Annunzio dedica al suo amico, il
marchese Arturo della Scala Signore di Nettuno…”Se manchi, qui non
ti rimpiazza alcuno/nipote di Can Grande della Scala/te felice che vivi,
ora a Nettuno/comprando il fresco pesce sulla cala…”
La nuova stazione ferroviaria, nella sede attuale, più centrale della
vecchia collocazione, è inaugurata il 18 giugno 1934: è un classico
esempio di architettura razionalista. Da Roma a Nettuno si contano
cinquantanove chilometri e centoventi metri. L’anno successivo, il 21
agosto, tutta la linea viene elettrificata e si percorre con le moderne lit-
torine in soli quarantacinque minuti.
Il 24 aprile 1933, viene emessa una serie di francobolli per la
Crociera di propaganda del Dirigibile Zeppelin in Italia con validità
solo per il trasporto delle corrispondenze inoltrate con il dirigibile
durante la Crociera Italiana del 29 e 30 maggio che prevede il sorvolo
su Nettuno ed il lancio di posta. Dal 1901 al 1931 la popolazione di
Nettuno passa da circa cinquemila a quasi diecimila abitanti, molti dei
quali vivono nelle frazioni: Poligono, Armellino, Tre Cancelli,
Valmontorio, Conca e Ferriere.
Nel 1934, con R.D.L. n° 1682, si dispone che la zona del comune di
Nettuno, comprendente le frazioni Acciarella, Conca e Ferriere, sia
aggregata al Comune di Littoria di nuova fondazione. Il territorio
comunale perde circa settemila kmq.
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Interno forte Sangallo, Benito Mussolini nel 1925
vi firmerà il Trattato per gli Italiani in Dalmazia.
La nuova stazione ferroviaria,
inaugurata nel 1934.
Dirigibile Zeppelin.
N
ETTUNO
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LA SUA STORIA