ne addirittura un nome per il quartiere Talenti che a Roma è “firmato” dalla
sua famiglia. Dal 1915 al 1935, il Municipio ospiterà la sede delle
Scuole Femminili, tenute dalle maestre pie Filippini. Negli anni dieci,
Nettuno è annoverata fra le più significative località balneo-marittime
dalla Guida del Lazio per la scelta delle località climatiche e balneari.
Il paese, riferisce la Guida del 1913, presenta acqua abbondante e buo-
nissima, stabilimenti per bagni, posta, telegrafo e telefono, nonché
medico, farmacia e veterinario. Sono presenti bigliardi, caffè e liquo-
rerie, e due casa di salute (Fatebenefratelli e Stella Maris). Passeggiate
in piano ombreggiate e località di caccia nelle vicinanze. Un albergo,
il Sangallo, munito di tutto il conforto necessario, più appartamenti e
camere mobiliate sia in inverno (a lire 30) che in estate (a lire 60). E’
presente una fabbrica di acque gazzose. Il pane costa 0,35/0,45 al kg,
per un litro di latte occorrono 40 centesimi, mezza lira per un litro di
vino, una lira per comperare dodici uova. Per un paio di polli occor-
rono quattro lire e mezza; da 0,60 ad 1,20 lire per un kg. di carne
(manzo o vitello), da uno a tre lire per un kg. di pesce appena pesca-
to ed infine per un kg. di formaggio 2,40 lire.
Nel 1914, per tenace volontà dei Padri Passionisti e con l’aiuto deter-
minante di Papa Pio X, viene inaugurato il nuovo Santuario dedicato a
Nostra Signora delle Grazie. L’edificio sacro, eretto in località San
Rocco, all’epoca desolata periferia del comune alla foce del Loricina,
darà un cospicuo impulso allo sviluppo edilizio del lungomare.
Il Poligono militare istituito il 24 giugno 1888 come Scuola Centrale
di Tiro di Artiglieria dal re Umberto I, occupa circa 1500 ettari di ter-
reni ceduti dall’Università Agraria, lungo la costa da Cretarossa a
Valmontorio. Nel 1915 vi viene istituita una Sezione Esperienze per il
controllo ed il collaudo delle armi e delle munizioni. Alle esercitazio-
ni di tiro, assiste quasi ogni anno il re Vittorio Emanuele III accompa-
gnato dal Ministro dell’Interno, dal Ministro della Guerra e dal Capo
di Stato Maggiore dell’esercito, come documenta il libro delle
Memorie Storiche custodito dalla Direzione del Poligono fin dal 1901.
Nel 1915, anche Nettuno partecipa alla prima guerra mondiale:
venticinque i caduti e fra questi la medaglia d’argento al valor milita-
re, il capitano Umberto Donati, caduto nei pressi di Gorizia, fra il 5 e
6 settembre del 1917, durante un’eroica azione. Alla loro memoria
viene eretto un monumento, sulla triplice terrazza del Belvedere,
opera dello scultore Cesare Bazzani.
A ricordo di ogni nettunese caduto nella Grande Guerra, il sindaco
Edoardo Renza fa piantare un albero di leccio in un giardinetto di via
Santa Maria, subito dopo il ponte della ferrovia: è il Parco della
Rimembranza, ora del tutto dimenticato.
Il 20 settembre 1919, muore a Nettuno Monsignor Temistocle
Signori, qui nato nel 1850 da Antonio e Virginia Ottaviani. Colto e di
nobile animo è anche autore di numerosi componimenti letterari.
Assiste nelle ultime ore di vita la piccola Maria Goretti.
Intorno agli anni venti, periodo in cui la malaria e la tubercolosi atta-
nagliano anche la popolazione di Nettuno, l’ospedale Fatebenefratelli tra-
sformato in Sanatorio ospita al suo interno la prima farmacia di Nettuno,
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San Rocco, 1914.
Interno Poligono militare.
Monumento ai Caduti di Cesare Bazzani.
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ETTUNO
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LA SUA STORIA