Pagina 79 - NETTUNO LA SUA STORIA

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chiesa dei Passionisti a S. Rocco. Importante la grande tela conservata
nella “Sala Serra” del palazzo comunale, rappresentante la recita
dell’Alceo di Ongaro nel palazzo Colonna di Nettuno. Con Regio
decreto del 1886 la famiglia Brovelli si fregia del cognome Soffredini,
ormai estinta dopo l’ultimo discendente Calcedonio Soffredini, famo-
so avvocato che intervenne spesso contro la Camera Apostolica a
favore della Comunità di Nettuno.
Nello stesso anno viene restaurata la Chiesa Collegiata di S.
Giovanni, ridotta in uno stato deplorevole e rovinata negli stucchi e
nelle cornici, ad opera del pittore di Genzano Andrea Monti e di suo
figlio Virginio.
Nel 1870 la Francia di Napoleone III viene sconfitta dai prussiani;
venuta meno a Roma la difesa francese, il governo italiano con un atto
di forza occupa la città attraverso la breccia aperta a Porta Pia il 20 set-
tembre dalle truppe comandate dal generale Cadorna. Il papa Pio IX
si chiude nel Vaticano. Roma viene annessa al Regno d’Italia; tale data
segna la fine dello Stato Pontificio. La provincia di Roma diventa
unica e suddivisa in cinque circondari, 51 mandamenti e 227 comuni.
Il 2 ottobre Roma diventa capitale del Regno d’Italia.
Al primo censimento nazionale post-unitario, Nettuno ha 2165 abi-
tanti su una superficie di 8027 ettari, Anzio ha 1932 abitanti su una
superficie di 4312 ettari.
L’istruzione dei giovani nettunesi è in questi anni affidata alle
suore Filippini, ai frati conventuali francescani e alle Maestre Pie
Francesi che reggono un asilo infantile nel Palazzo Pamphilj, quest’ul-
timo a spese della principessa Borghese.
Nel 1876 il bilancio dello Stato, grazie alla politica economica di
Quintino Sella raggiunge il pareggio. Alle elezioni di settembre vince
la sinistra ed Agostino Depretis, capo della Sinistra storica, è incarica-
to di formare il nuovo governo. Subito dopo l’avvento della Sinistra, il
Parlamento decide di avviare un’inchiesta sull’agricoltura italiana.
L’aumento del disagio delle popolazioni rurali inducono allo sposta-
mento della gente dalle campagne alle città e successivamente alla
grande vicenda dell’emigrazione per i paesi esteri. L’aumento della
rete ferroviaria, delle strade nazionali e provinciali, degli uffici posta-
li, delle linee telegrafiche conduce ad un primo timido tentativo di
rivoluzione industriale concentrata soprattutto nel nord.
Il medico condotto di Nettuno in quel tempo è Norberto Perotti che
riferisce del cambiamento totale del territorio, invaso da una fitta
boscaglia, da acque putrescenti con malattie per tutti gli abitanti, che
viene bonificato, affidando quote di terreno più prossime all’abitato a
coltivazione intensiva.
Nel 1881, il 7 giugno, nasce a Nettuno, Luigi Trafelli. Dopo aver
studiato a Roma al liceo Mamiani e Nazareno, si iscrive alla Facoltà di
Scienze dell’Università di Roma, e nel 1903 consegue la laurea in
matematica con il massimo dei voti. Successivamente si laurea in
Fisica. Nella città di Liegi si dedica ai suoi studi preferiti di ingegne-
ria elettrotecnica. Inventa e brevetta un nuovo tipo di dinamo unipo-
lare a corrente continua. Pubblica una serie di importanti lavori di
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Quadro di Giuseppe Brovelli Soffredini
“Chiesa di S. Francesco a Nettuno”.
Ritratto di S.Maria Goretti,
di Giuseppe Brovelli Soffredini.
P. Ferretti: Pontile sotto il Forte Sangallo Nettuno.
L’ O
TTOCENTO