premi in piazze italiane ed estere come direttore di banda. Nel 1914
vince a Pesaro il 1° premio del concorso rossiniano. Solo nel 1921 deci-
de di accettare la direzione della banda di Nettuno rinunciando a
molte altre offerte. Il podio dal quale dirige la banda cittadina, ogni
giovedì e domenica d’estate, davanti ai numerosi villeggianti che rag-
giungevano Nettuno da Roma, è in Piazza Umberto I, oggi piazza
Mazzini. L’ultima sua composizione è “Nettuno”, una marcia com-
plessa, sicura nella tecnica con freschezza e varietà di ispirazione.
Muore a Marino, presso la figlia Bianca, il 1° ottobre del 1949.
Nel 1864 Francia e Italia stipulano una convenzione con la quale
stabiliscono il ritiro delle truppe francesi da Roma e la rinuncia da
parte italiana ad occupare lo Stato della Chiesa.
Al tempo l’assistenza sanitaria è ancora assicurata dal piccolo ospe-
dale di Via Romana (l‘Ospedaletto), ubicato all’inizio di Via Romana
e trasformato successivamente dai Borghese in abitazioni civili. Una
Congregazione di Carità ed un’annuale offerta di 30 scudi della fami-
glia Soffredini provvedono alle necessità sanitarie di circa 1500 abi-
tanti.
Nel 1865 la capitale è trasferita da Torino a Firenze. Nel Meridione,
però, il malcontento cresce, dando vita, al fenomeno del brigantaggio;
manifestazione di un forte disagio sia economico che sociale. Drastici
sono i provvedimenti dello Stato che invia metà dell’esercito per fre-
nare le atrocità dei briganti. Italia e Prussia stipulano un accordo mili-
tare anti-austriaco ed entrano nella III guerra d’indipendenza, suben-
do sconfitte a Custoza e Lissa. Il Congresso degli Stati Uniti
d’America sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzione
di colore e sesso.
Nel 1867 il Comune di Nettuno è presieduto da un Vice-
Governatore; ha un bollo di bronzo ad umido, tondo, che reca, nel
centro, la Tiara Pontificia con relative chiavi e intorno la scritta“Vice
Governo di Nettuno e Porto d’Anzio”.
Pio IX ordina di restaurare le mura del borgo di Nettuno, minaccia-
te dal mare; a ricordo di questi lavori è posta un’ epigrafe, ancora oggi
presente sulle mura.
Nello stesso anno il popolo di Nettuno per impedire il diffondersi
di un male terribile: il colera, chiede un miracolo alla Madonna delle
Grazie che è trasportata, seguita da numerosi devoti in continua pre-
ghiera, nella Chiesa di S. Francesco, essendo la Collegiata chiusa per
lavori di restauro.
Il 18 agosto 1867 nasce a Nettuno, Giuseppe Brovelli, (deceduto il
26/11/1936), che più tardi aggiungerà il cognome Soffredini. Storico,
scrittore e pittore, soprattutto del nostro territorio. Assessore al
Comune di Nettuno, ricopre anche la carica di agente consolare di
Francia a Porto d’Anzio, titolo che i Brovelli si trasmettevano di gene-
razione in generazione. Appassionato ricercatore e studioso di storia
locale scrive il libro “Neptunia”, pubblicato nel 1923. Numerosi i suoi
quadri con vedute del paese, con le donne in costume popolare, con
le immagini storiche della processione della Madonna delle Grazie.
Famoso è il ritratto di Santa Maria Goretti, oggi classico santino nella
78
Angelo Castellani.
Bollo di bronzo con Tiara Pontificia
del Comune di Nettuno.
N
ETTUNO
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LA SUA STORIA