partecipazione globale del popolo, in particolare delle giovani generazioni, al
finedi costituireunPaese liberoedunito.Gli ideali diMazzini fomentanoalcu-
ne rivolte popolari subito represse.
Gli abitanti di Nettuno e Porto d’Anzio sono 1.764, ma ben presto
la popolazione viene sconvolta da una grave epidemia di colera per la
quale i nettunesi richiedono la protezione della loro Madonna delle
Grazie con una processione notturna, ristretta a poche persone per
non propagare il male tra la gente.
Nel 1840, per mancanza di un collegamento diretto con Roma,
Nettuno è in gravi difficoltà economiche tanto che nel paese si deve
chiudere l’Ospedale; non si può dare assistenza alle famiglie povere
ed agli infermi più gravi. L’ospedale che era stato voluto dai cittadini
per curare i poveri si trovava tra l’inizio di Via Romana e l’attuale
largo Trafelli; aveva annessa una cappella intitolata alla Madonna dei
Raccomandati. La vicina fontana, detta dell’Ospedaletto, ricorda
ancora oggi l’antico ospedale.
Per rendere più agevole l’ingresso al paese viene allargata la porta
delle mura ed abbattuto il ponte levatoio; i fossati vengono colmati
per ingrandire la piazza esterna al borgo.
Nel 1846 viene eletto pontefice Pio IX (Giovanni Mastai Ferretti) al
quale il municipio di Nettuno e di Anzio chiede di ripristinare il vec-
chio porto neroniano ed avviare la costruzione di una strada ferrata
con Roma.
Intorno alla metà dell’Ottocento scoppiano rivolte in varie parti
d’Italia per l’affermazione dei principi repubblicani (Prima Guerra
d’Indipendenza), legate anche ad una grande crisi economica che
investe tutti gli stati europei, colpendo in particolare la classe degli
operai, che organizzano manifestazioni nelle principali aree industria-
lizzate. In Italia Goffredo Mameli compone l’inno “Fratelli d’Italia”.
La popolazione a Nettuno e Porto d’Anzio è di circa 1400 persone
che aumentano durante il periodo invernale per i contadini stagiona-
li, provenienti in gran parte dal Regno di Napoli. Il papa Pio IX, dopo
la sua fuga nella rocca di Gaeta, nel ritorno verso Roma, viene ben
accolto nel porto di Anzio e promette agli abitanti del luogo un gran-
de aiuto.
Concede contributi per la Chiesa di Sant’Antonio, per il restauro
del vecchio Porto Neroniano e provvede ad inviare da Nettuno due
Maestre Pie Filippini alle quali vengono affidate l’educazione e l’adde-
stramento delle fanciulle del luogo. Il decennio successivo alla prima
guerra d’indipendenza, vede sul piano politico l’affermazione di due
personaggi che saranno i principali fautori dell’unità italiana: Vittorio
Emanuele II e Camillo Benso conte di Cavour.
Cavour viene eletto deputato nel 1849, e tre anni dopo, in seguito
alle dimissioni del ministro d’Azeglio, diviene primo ministro del
regno di Sardegna. Nella politica interna, Cavour promuove una serie
di riforme per rendere il Piemonte lo stato più moderno e ricco
d’Italia, in grado di guidare il Risorgimento nazionale.
Nel 1851 il Comune denominato di “Nettuno e Porto d’Anzio” rice-
ve il Re Ferdinando II e la Regina Maria Cristina di Savoia che con i
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Fontana dell’Ospedaletto.
H. Corrodi: Borgo di Nettuno (sec.XIX).
P. Giommi: Chiesa di S. Antonio ad Anzio, 1855.
L’ O
TTOCENTO