fortificazioni da ristrutturare e/o da farsi al fine di «contrastare le
incursioni degli infedeli» per la «salvaguardia della popolazione civi-
le». In proposito furono ristrutturate vecchie torri e costruite delle
nuove, quali Torre d’Astura, il Forte di Alessandro VI, Torre di Capo
d’Anzio, Torre Materna, chiamata così in onore di Giovanna
d’Aragona madre di Marcantonio II, Torre alle Caldane, realizzata nel
1570 dai Caffarellli, Torre Sant’Anastasio, Torre S. Lorenzo, costruita
tra il 1567 e il 1580, anno quest’ultimo in cui fu restaurata da Giacomo
Della Porta, Torre d’Ardea, Torre di Pratica, alta più di 40 metri, e
Torre Vajanica o Torre di Mezza Via, in quanto si trovava a metà stra-
da tra Ostia e Capo d’Anzio.
Quindi, come è possibile notare, le vicende del Castello di Nettuno
erano strettamente correlate a quelle dello Stato Pontificio che, pro-
prio in quegli anni, si avviava a divenire la più grande entità politico-
economico-culturale del panorama europeo e tale da superare per lo
splendore e la magnificenza della sua corte, persino le più grandi
monarchie d’Europa, se è vero che a Roma convennero, presso la corte
papale, architetti, scultori, pittori, musicisti del calibro di Donato
Bramante, Baldassarre Peruzzi, Michelangelo Buonarroti, Andrea
Sansovino, Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, Raffaello Sanzio,
Giovanni Pierluigi da Palestrina, solo per citare alcuni dei più famosi.
Del resto, che le vicende del Castello di Nettuno risentissero diretta-
mente di quelle dello Stato Pontificio è dimostrato inequivocabilmente
da ciò che avvenne a livello storico-politico, nel decennio 1494-1503.
Nel 1494, durante la guerra di Carlo VIII di Francia contro il viceré
di Napoli Ferdinando d’Aragona, il Castello di Nettuno dovette
affrontare una grande minaccia ad opera dell’esercito papale.
I Colonna, che governavano quella terra dal 1426, allorché papa
Martino V assegnò la signoria di Nettuno e di Astura a suo nipote
Antonio Colonna, si schierarono con la Francia, quando, al contrario,
papa Alessandro VI Borgia, da due anni sul soglio pontificio, sosten-
ne in tale guerra la Spagna e appoggiò Alfonso II, ovvero il successo-
re di Ferdinando d’Aragona nel Regno di Napoli.
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Stemma di Marcantonio Colonna
nel palazzo Baronale di Nettuno.
Carlo VIII.
Re Ferdinando d’Aragona.
Il palazzo baronale degli Orsini, potenziato da Marcantonio Colonna.
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