diatamente successivi avrebbe avuto un senso insediarsi in riva al
mare, troppo alti ovviamente i rischi.
Ma la situazione stava per cambiare. Vennero cacciati i Saraceni
da Centocelle e gli antichi abitanti che avevano trovato riparo nelle
selve, spronati dal nuovo Papa Stefano VI, fecero ritorno nella
“Civita Vecchia”. Il papa fece subito edificare una cinta di mura. Era
l’anno 889.
Altro evento assai importante accadde nel 916 quando venne
distrutto il covo saraceno del Garigliano. Da quel momento per alme-
no un secolo le popolazioni del Lazio non subirono più incursioni.
In base a questo contesto è possibile ricostruire un quadro di riferi-
mento per individuare la fase storica in cui ha inizio il popolamento
del borgo di Nettuno. Innanzitutto diciamo che il riferimento di
Tolomeo conte di Tuscolo ad una lettera spedita da Nettuno da
Gregorio de Tuscolana, prefectus navalis nel 999, non è indicativo di
un popolamento del borgo, se mai attesta la presenza di guarnigioni
pontificie a controllo dei mari. Lo è ad esempio invece il ricorso del
1140 dei monaci di Grottaferrata contro Tolomeo conte di Tuscolo che
aveva occupato le proprietà di Nettuno e di Astura. Qui compare la
definizione di
Neptunum Castrum
ad indicare una fortificazione. Altro
fattore di rilievo è che nelle pur circostanziate fonti che riguardano le
incursioni saracene non vi sono riferimenti specifici a Nettuno ed un
evento così particolare, come la fondazione di una comunità “mista”
uomini indigeni/donne saracene, non sarebbe passato inosservato.
L’uccisione poi in massa di un gruppo di Saraceni, peraltro varie volte
avvenuta, non poteva costituire un evento definitivo perché distrutto
un gruppo ne arrivava subito un altro. Dunque i nostri punti di riferi-
mento sembrano essere fondamentalmente due: la fondazione di
Civitavecchia nell’889 e la cacciata dal Garigliano dell’avamposto
saraceno nel 916. A partire da queste due date è probabile un ritorno
al mare a Nettuno degli abitanti imboscati nella selva. Come dimostra
il caso di Civitavecchia, la prima significativa fortificazione di
Nettuno è assai probabile non essere successiva ma contemporanea al
ripopolamento del borgo.
Il feudo di Nettuno
Abbiamo cercato dunque di individuare il momento storico nel
quale collocare presumibilmente l’origine di una continuità di popo-
lamento di quell’area che oggi coincide con il borgo di Nettuno e che
è storicamente nota come castello di Nettuno.
Come inquadrato nell’introduzione di carattere generale sull’età
medievale, parleremo d’ora in avanti di feudo di Nettuno, sia perché
questa fu la connotazione che assunse inevitabilmente, sia per la voca-
zione agricola che il territorio assunse nella sua più ampia estensione
geografica. Tratteremo separatamente le vicende di Astura e quelle di
Nettuno poiché fino al 1426, quando al dominio degli Orsini si sostituì
38
Papa Stefano VI.
Nettuno nell’anno mille;
disegno di Yildirim Orer.
N
ETTUNO
-
LA SUA STORIA
Donna turca. Acquerello di S. Valeri.