Pagina 37 - NETTUNO LA SUA STORIA

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Dopo aver messo la campagna a ferro e fuoco e aver raso al suolo
le domus cultae, i predoni si ritirarono. Partiti nell’inverno dell’847
con la flotta da Gaeta ed incontrata una violenta burrasca furono tutti
inghiottiti dalle onde. Nonostante il disastro Roma continuava ad
essere in cima ai pensieri dei comandanti saraceni e a sollecitare la
loro fantasia per i tesori che serbava nonché per le belle donne che vi
abitavano; chi fosse poi caduto combattendo avrebbe avuto accesso
istantaneo in Paradiso. Così subito venne allestita una nuova flotta e
preparati uomini alle armi. Intanto saliva al soglio pontificio Leone IV
che alacremente diede il via al progetto già ideato da Leone III: la for-
tificazione della basilica vaticana con una cinta di mura. Nel contem-
po organizzò una flotta congiunta con Napoli, Gaeta e Amalfi che
doveva attendere ad Ostia l’arrivo della flotta saracena.
Quando giunse il fatidico momento si scatenò una violenta batta-
glia navale che vide soccombere i legni musulmani. Ancora una volta
Roma era salva.
Nell’872 veniva eletto Papa Giovanni VIII; anch’egli era assai pre-
occupato della minaccia saracena sempre incombente. Scrisse a
Carlo il Calvo per indurlo a scendere con un esercito in Italia
“Quante e quali siano le angosce che noi soffriamo per gli oltraggi
dell’empia genia dei Saraceni, come potrò io dirle? […] Chi sfugge
alla spada cade in mezzo alle fiamme e chi scampa dal fuoco è fatto
prigioniero”; sempre il Papa scrive accorato all’Imperatore “hanno
distrutto le chiese dei Santi, profanato gli altari di Dio, oppressi i
sacerdoti, […] le donne, straziati i fedeli, molti uccidendone con
ogni specie di tormento e molti con ogni sorta di violenza condotti
in schiavitù”. In quel momento i Saraceni si erano impadroniti sta-
bilmente, oltre che di Centocelle, di Fondi, Terracina e Gaeta.
Nell’anno 879 un più forte covo di predoni si insediò alle foci del
Garigliano.
Morto Papa Giovanni VIII nell’882 la situazione si aggravò: i pre-
doni del Garigliano imperversarono in tutta l’Italia centromeridiona-
le. È difficile ipotizzare che prima di questa data e negli anni imme-
Papa Leone IV.
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Papa Giovanni VIII.
N
ETTUNO ED
A
STURA NEL
M
EDIOEVO
Affresco raffigurante battaglia Cristiani - Saraceni.
Papa Leone III.