una ricostruzione grafica secondo cui il monumento, a tre piani, è
inseribile nella tipologia dei sepolcri di età romana ad elementi
sovrapposti, detti anche a edicola a più piani.
Esso è costituito da un basamento quadrato cui segue un corpo
tronco conico su cui poggia un elemento cilindrico decorato con semi-
colonne, coronato in cima da una cuspide. Sul lato occidentale, a circa
m. 2,50 di altezza esisteva l’incasso che ospitava la tabella con l’iscri-
zione.
Il monumento inizialmente è stato datato all’età giulio-claudia (27
a.C.- 68 d.C.) per le caratteristiche architettoniche ed edilizie, ma, suc-
cessivamente, la fine del I secolo d.C. è stata ritenuta la datazione più
attendibile. Infatti, la particolare tecnica muraria utilizzata nel dado di
base del monumento è impiegata in costruzioni di Pompei successive
al terremoto del 62 d.C.
Il monumento appartiene al folto gruppo di sepolcri a edicola a più
piani, caratterizzati da un alto zoccolo coronato da un’edicola, molto
diffusi nel mondo romano a partire dal II sec. a.C., e derivanti da pre-
cedenti ellenistici. All’interno di questa tipologia, poi, le varianti pos-
sono essere molteplici, soprattutto nella realizzazione dell’edicola che
ha la funzione di baldacchino, in genere destinato ad accogliere l’im-
magine del proprietario della tomba. Fin dall’inizio questi sepolcri
presentano una decorazione architettonica molto varia e ricca, con
fregi, capitelli figurati.
In conclusione, il monumento di Nettuno è inseribile nella varian-
te a tre piani con edicola a
tholos
probabilmente con decorazioni di
vario genere o anche ritratti del defunto, inseriti tra una colonna e l’al-
tra.
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Torre del Monumento nel Novecento.
Georg Keil.
N
ETTUNO
-
LA SUA STORIA
Torre del Monumento, F. Volpi, 1726.
Torre del Monumento vista da Y. Orer.