Pagina 27 - NETTUNO LA SUA STORIA

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La fascia costiera situata ad ovest del fiume Astura si presenta
popolata da numerosi resti di ville di età romana, alcune delle quali
corredate da peschiere; essa si trova all’interno del poligono militare
del C.E.A. (Centro Esperienza Artiglieria), condizione che ha favorito
la conservazione delle strutture antiche, proteggendo la zona dalla
pressione edilizia e da altri interventi che potevano risultare dannosi.
Sono state individuate sette ville, delle quali ancora poco si conosce
riguardo alla parte collocata nell’entroterra, la cosiddetta
pars rustica
.
È probabile che resti di strutture ad esse attribuibili giacciano sotto le
dune costiere e la pineta retrostante.
La villa marittima di Torre Astura
All’estremità meridionale della punta di Astura sono visibili i resti
di una grandiosa villa marittima. Essa è stata attribuita, soprattutto
fino al XIX secolo, a Cicerone, sulla base di alcune sue lettere che pro-
vano l’esistenza di una sua villa ad Astura, ma l’identificazione è da
ritenersi poco probabile ed anzi forse da escludere.
La villa marittima si articola in due sezioni distinte: una collocata
sulla terraferma, oggi completamente ricoperta da dune e pressoché
irriconoscibile ed una situata su un’isola artificiale, circondata su tre
lati da una grande peschiera. Il settore residenziale insulare è collega-
to alla terraferma per mezzo di un ponte che serviva anche da acque-
dotto per il trasporto di acqua dolce alla peschiera, necessaria per
mitigare la salinità dell’acqua e, dunque, garantire la sopravvivenza
della fauna ittica.
La peschiera ha forma quadrangolare e presenta nella zona centra-
le un recinto, diviso in tre sezioni: quelle laterali, delle quali quella
orientale risulta insabbiata, hanno scompartimenti a losanghe; la
mediana doveva invece essere costituita da strette vasche. Aperture
nei muri delle vasche collegavano tra loro le tre sezioni, favorendo il
movimento dei pesci e la circolazione dell’acqua all’interno dei bacini.
La maggior parte della peschiera consiste in un grande specchio d’ac-
qua, privo di suddivisioni interne. Sul lato rivolto a mare, essa presen-
ta un avancorpo aggettante su cui oggi sorge la Torre di Astura.
Esso è costituito da vasche rettangolari ed è attraversato da un
canale, che mette in collegamento la peschiera con il mare, attraverso
il quale i pesci venivano catturati e immessi nelle vasche rettangolari.
L’acqua del mare entrava nella
piscina
anche attraverso molteplici
aperture ricavate nella diga perimetrale, mentre l’acqua dolce, tra-
sportata dal ponte-acquedotto, veniva distribuita nelle varie sezioni
della peschiera attraverso un sistema di canali e cisterne. Il perimetro
del grande bacino centrale della peschiera, è sottolineato da 22 vasche
rettangolari, situate a ridosso della parete interna della diga di prote-
zione. Le dimensioni notevoli della peschiera suggeriscono una pro-
babile connessione ad un’attività di tipo industriale.
L’analisi delle strutture della parte residenziale insulare della villa
ancora oggi visibili, indica che essa fu costruita tra gli ultimi anni
della Repubblica ed i primi dell’Impero. Nel I secolo d.C., in una fase
successiva, la villa fu dotata di un porto, caratterizzato da due pode-
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Astura; resti della Villa Imperiale.
Pianta della peschiera di Astura.
La peschiera di Astura
secondo un rilievo ottocentesco.
I
L TERRITORIO IN ETÀ ROMANA