Pagina 28 - NETTUNO LA SUA STORIA

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rosi moli curvilinei, radicati alla parte insulare di essa. Oltre all’ag-
giunta del porto in età imperiale, interventi di ampliamento, effettua-
ti probabilmente intorno al 100 d.C. e poi in età tardo antica, riguar-
darono il settore residenziale insulare, che si estese cancellando parte
della peschiera.
La villa marittima di Banca
La villa che sorgeva sul tratto di costa situato a circa 1,6 km a nord-
ovest dell’attuale zona di Torre Astura, oggi è quasi interamente
inghiottita dalle dune costiere. I resti più importanti e significativi
sono quelli della peschiera della villa scavata in un banco roccioso
gradualmente eroso ed insabbiato. La struttura ha pianta rettangolare
con un muro al suo interno che la divide in due vasche uguali, circon-
date ai lati da banchine; è protetta da un molo, il cui lato occidentale
per un breve tratto prosegue verso terra dove poi scompare sotto la
sabbia. Una piccola apertura nel muro di separazione delle due
vasche permetteva la necessaria circolazione dell’acqua all’interno
della peschiera; la vasca più a sud conserva al centro parte di un
muro.
La cosiddetta “Casa Banca”, costruzione moderna che ha dato il
nome alla località, è impiantata su due ambienti antichi, coperti con
volte a botte e utilizzati come cantina. La villa è stata datata all’età
augustea (27 a.C.-14 d.C.).
La villa marittima di Saracca
La villa e la peschiera in località Saracca sono situate a circa 2 km a
nord-ovest da Torre Astura. La maggior parte della villa è nascosta
dalle dune costiere da cui emergono solo alcuni muri. La peschiera,
fondata su un banco roccioso, particolarmente adatto all’allevamento
ittico, risulta totalmente insabbiata nella zona più vicina alla riva; ha
forma semicircolare ed è protetta da una diga perimetrale. Al centro
di quest’ultima si sviluppa un canale proteso verso il mare aperto,
esterno alla peschiera; all’interno vi sono due vasche minori: una
ovale ed una rettangolare. In queste due vasche erano sistemate delle
apparecchiature particolari, utilizzate sia per la cattura del pesce che
entrava nel canale, sia per impedire l’uscita verso il mare aperto del
pesce allevato nella peschiera. L’interno della peschiera consta di tre
file concentriche di vasche rettangolari e, forse, di un grande bacino
centrale, privo di vasche minori. In corrispondenza del canale è pre-
sente un bacino a forma di esagono, la cui funzione principale era
quella di imprigionare i pesci attraverso delle reti qui appositamente
sistemate. La vasca esagonale e il canale funzionavano, dunque, come
degli
excipula
, cioè dei recipienti destinati alla cattura del pesce ed
inoltre garantivano il reflusso dell’acqua stagnante all’interno della
peschiera, aspetto fondamentale sia per l’igiene che per il pesce stabu-
lato Nell’interno del molo è ricavata la conduttura dell’acqua dolce: si
tratta di un canale che permetteva di provvedere all’attenuazione del
grado di salinità all’interno delle vasche. Le condizioni attuali in cui si
trova la peschiera sono molto differenti da quelle dell’epoca in cui
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Arcata del ponte che univa la villa marittima
di Astura alla terraferma.
Pianta della peschiera di Casa Banca.
Resti della peschiera semicircolare della Saracca.
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