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REISTORIA
Arnaldo Liboni
L’Uomo
Erectus
L’
Homo erectus
, l’uomo fabbricatore di utensili che conosceva il
fuoco ed aveva un certo grado di aggregazione attorno ad un riparo,
partì dall’Africa 1.500.000 anni fa e si attestò nella nostra regione in
zone alte e piane, intorno a Frosinone, 850.000 anni fa.
Successivamente, seguendo nella caccia gli spostamenti di animali prei-
storici, come l’elefante, l’ippopotamo, il rinoceronte, l’orso, il bove primiti-
vo, è sceso nell’Agro Pontino ed è giunto fino alla spiaggia tirrenica.
La presenza di amigdale e di altri strumenti più piccoli, molto
taglienti che servivano per scuoiare gli animali di grossa taglia prova-
no che l’
Homo erectus
ha visitato e percorso i territori di Astura e di
Nettuno, a partire da 450.000 anni fa.
Accampamenti per le sue attività di macellazione sono documenta-
ti sulla riva sinistra e destra dell’Astura, nei pressi di Borgo Montello,
lungo il corso del Femminamorta, affluente dell’Astura, sulla spiaggia
di Nettuno, in località Cretarossa, e sulla riva sinistra dell’antico corso
del fiume Loricina. A Campoverde, sul fosso Pane e Vino, esisteva un
piccolo insediamento dove venivano scuoiati animali di grossa taglia.
Così pure, alle Cinfonare, vicino alle Ferriere, sono stati trovati picco-
li strumenti, un bifacciale e copiosi resti fossili di animali.
Presso S.Rocco sono state raccolte schegge in selce riferibili all’
Homo erectus
, oltre ad ossa e molari di elefante; anche alla foce del
fosso Foglino, nel Poligono militare, sono emersi, dalle antiche strati-
grafie vulcaniche resti fossili di animali preistorici che caratterizzava-
no l’habitat dell’
Homo erectus
.
L’Uomo di
Neanderthal
Dopo la scomparsa di Homo erectus compare sul nostro territorio
un altro uomo, l’
Homo sapiens neanderthalensis
, in un periodo che va da
50.000 anni fa circa, in un ambiente caratterizzato da una terribile gla-
ciazione che portò i ghiacciai su tutto l’Appennino, fino a lambire la
Piana Pontina.
Questo tipo di uomo ha caratteristiche diverse, sia somatiche che
culturali, dal precedente. E’ più evoluto, e visse con uno strumentario
limitato fatto di tre tipi di strumenti: una lama, una punta, un raschia-
toio, ricavati da piccoli ciottoli con una tecnica nuova di scheggiatura,
che si rinvenivano sul terreno e lungo i corsi d’acqua.
Tutto il territorio, dove si aggirava per cacciare animali di grossa
taglia, presenta strumenti sparsi in superficie, a livello sporadico e
concentrato. Le zone più frequentate erano lungo i corsi d’acqua, con
preferenza per le quote emergenti e panoramiche dove viveva e lavorava.
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Chopper bifacciale (Cretarossa, Nettuno).
Chopper bifacciale (Torre del Giglio, Le Ferriere).
Punta dell’Uomo di Neanderthal.
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