Pagina 132 - NETTUNO LA SUA STORIA

Versione HTML di base

Il mastio della precedente fortificazione medievale, viene modifica-
to e trasformato da quadrato in pentagonale, assumendo così un
aspetto più consono all’architettura militare del tempo. In esso si rea-
lizza una scala interna in muratura, in sostituzione di quella esistente
di legno, e si costruiscono le mensole (beccatelli), di cui si notano
ancora i fori, gli archetti muniti di piombatoie e il coronamento.
Il mastio di Torre Astura, si configura ancora come prototipo del
bastione, con il saliente appunto che meglio riusciva ad attutire l’urto
delle armi da fuoco.
Presumibilmente questo intervento si deve all’architetto Mariano di
Giacomo detto il Taccola.
L’architetto militare senese, facente parte della cerchia dei Sangallo,
fu operante fino al 1458, per cui si ritiene che il suo intervento sul
mastio sia anteriore al 1450. In questa fase dei lavori, il recinto medie-
vale fu innalzato di 5 m. e sul lato nord fu realizzata una volta a botte
leggermente ribassata che serviva a coprire un ambiente dove la guar-
nigione sostava per la sorveglianza. Inoltre, la copertura a volta soste-
neva un ballatoio in muratura, utilizzato come piazza d’armi (spazio
nel quale era posizionata l’artiglieria pesante).
I lavori sicuramente si succedettero in più fasi perché a spingere
questa rapida trasformazione fu soprattutto il papa Pio V il quale, nel
1567, ordinò di attuare, lungo le coste pontificie, un organico sistema
difensivo cui Astura, punto nevralgico, doveva adeguarsi.
I muri di tutto l’edificio furono rinforzati e la base della torre fu
dotata di un robusto muro a scarpa.
La fortificazione fu ampliata verso il mare, a sud, sui resti ancora
esistenti dell’avancorpo della peschiera romana, costruendo un ulte-
riore recinto, in modo da rendere il mastio in posizione baricentrica
rispetto alle mura che lo circondavano e avere così una fortezza nella
fortezza.
Proprio sul fronte mare aperto fu realizzata la cannoniera (tronie-
ra), atta ad ospitare i pezzi d’artiglieria pesante (cannoni e colubrine),
tutt’oggi visibile; ha forma rettangolare, coperta con tre volte a crocie-
132
Particolare del mastio.
N
ETTUNO
-
LA SUA STORIA
Francesco Corni: disegno assonometrico del castello d’Astura. Secolo XX.
Il mastio è trasformato in pentagonale,
forse dal Taccola nella metà del quattrocento.