Negli anni settanta del Novecento la fortezza venne in proprietà
della società cinematografica Dear Film che intraprese lavori per la
sua trasformazione in albergo. L’interno del mastio fu articolato in
mini appartamenti; il bastione est fu forato per l’inserimento di un
ascensore; nel cortile interno fu scavata una piscina.
La distruttiva operazione fu interrotta dal Comune di Nettuno che
dopo l’acquisizione del forte nel 1990 intraprese ampi lavori di restau-
ro, finalizzati ad un uso polivalente dell’edificio.
La Chiesa Collegiata
La chiesa, dedicata ai Santi Giovanni Battista ed Evangelista, è stata
realizzata nel 1748 dall’architetto Carlo Marchionni; il progetto origi-
nario, risalente al 1738, ha subito delle modifiche in corso d’opera per
limitarne i costi.
Ha preso il posto della medievale chiesa di Santa Maria Assunta,
che a sua volta aveva sostituito una più antica chiesa paleocristiana
eretta, per tradizione, nell’area di un tempio pagano, dedicato al dio
Nettuno.
L’interno è a navata unica, coperta da una volta a botte lunettata,
decorata con stucchi ed illuminata da ampi finestroni. Lungo le pare-
ti sono disposte due cappelle per lato, coperte da volte a padiglione.
Completano la navata un fonte battesimale ed una cappella centrale,
ricavata in epoca moderna dalla riduzione di un ambiente di servizio.
Nei restauri generali effettuati nel 1867 la volta della navata, sino
allora semplicemente imbiancata, fu decorata dal pittore Andrea
Monti di Genzano.
Tra il 1962 ed il 1965 la chiesa è stata sottoposta ad un profondo
restauro che ne ha in parte alterato l’aspetto interno. La vecchia canto-
ria, sovrastante l’ingresso, è stata demolita e sostituita con una più
ampia struttura; la conca absidale ed il vano del fonte battesimale sono
stati decorati con lastre di cemento marmorizzate; le pareti, arricchite
nel fregio da bassorilievi, sono state rivestite con marmi colorati.
Nella chiesa sono conservate sei pale d’altare; quella dell’altare
maggiore, raffigurante la
Madonna Assunta fra i Santi Giovanni Battista
ed Evangelista
, datata 1739, è firmata dal pittore viterbese Vincenzo
Strigelli (1713-1769). Altra opera firmata è la
Madonna del Rosario
di
Geremia Rovari nella cappella del Sacramento. La tela della cappella
attigua con la
Vergine Immacolata ed i Santi Vincenzo Ferreri e Luigi
Gonzaga
è attribuita al pittore lucchese Pompeo Batoni (1708-1788). La
pala dell’altare con l’
Arcangelo San Michele
è una libera copia del
dipinto eseguito intorno al 1635 da Guido Reni per la Chiesa dei
Cappuccini di Roma. Nella cappella della famiglia Soffredini, l’altare,
realizzato come il pavimento con marmi romani antichi, è sovrastato
da un
Gesù Crocefisso con Maddalena
, di autore ignoto. Nel vanod’ingres-
sodellasacrestiaèconservato il
Martiriodi SanBiagio
, proveniente dall’omo-
nima chiesina campestre, distrutta nel 1860; l’opera è attribuibile a
Pier Francesco Mola (1612-1666) o alla sua scuola. Nella cappella cen-
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Foto notturna della Collegiata di San Giovanni.
N
ETTUNO
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LA SUA STORIA
Pala centrale dell’altar maggiore, raffigurante la
Madonna Assunta fra i Santi Giovanni Battista
ed Evangelista.