Pagina 107 - NETTUNO LA SUA STORIA

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Corpetto
Il termine corpetto indica la parte superiore dell’abito femminile,
aderente al busto e spesso senza maniche; nel costume nettunese era
a vita, molto stretto e tenuto aperto sul davanti. Le maniche aderenti
avevano un’apertura che veniva chiusa con bottoni, dal polso sino al
gomito; queste insieme alle tre spaccature poste nella parte posteriore
erano dilatate da trinature e merletti. Nel tempo, l’originario aderen-
tissimo corpetto, stretto al corpo da un sottile laccio interno che gira-
va intorno alla vita, nascosto dalla cintura della veste, si è trasforma-
to in un giacchino più o meno largo, talvolta in giacca, sempre comun-
que aperto e privo di chiusura. La minore aderenza delle maniche ne
rese inutile le aperture che erano indispensabili per poterlo indossare;
fu introdotto un largo polsino, arricchito da motivi geometrici o da
racemi. La trinatura degli spacchi posteriori si limitò a sottolinearne il
contorno e fu abbandonato il complesso arabesco dorato o argentato
che si dilatava da essi. La stessa semplificazione avvenne per l’arabe-
sco che contornava il collo del corsetto e che contribuiva in modo deci-
sivo al sapore orientale dell’abito.
Diversamente dalla veste, per il corpetto non si sono avuti colori
diversi dal rosso, malgrado la contraria testimonianza di qualche
stampa, libera elaborazione di lavori precedenti.
Calzature
L’uso dei borsacchini, gli stivali alla moresca dell’abito antico è
ricordato solo da G. Brovelli Soffredini, il più tardo degli scrittori loca-
li che certamente non poteva averne diretta conoscenza.
Il Piazza parla di sandali pontificali per il nuovo abito e Bartolomeo
Soffredini di
pianelle
, o
zoccoli di sugaro alti quattro deti e tutti piani rico-
perti con panno rosso e pelli inargentate
. Un disegno ottocentesco confer-
ma questa descrizione.
Nella maggior parte delle stampe sono presenti basse pianelle di
raso rosso, verde o azzurro, spesso trasformate in semplici ciabatte,
talvolta con una orlatura trinata in oro o con un fiocco. Non mancano
scarpe eleganti, marrone chiaro o azzurre, con tacco basso e chiuse da
una fibbia.Dal novecento le scarpe sono bianche, aperte, e con un cin-
turino sul dorso del piede, con un comodo tacco, largo e basso.
Nastri e Coccarde
In origine la vita era stretta da un mezzo nastro arricchito da un
fiocco che lasciava scendere i suoi lunghi capi a sinistra del corpo,
appena nascosto dal corpetto. Aveva la funzione prevalente di nascon-
dere il laccio che stringeva il corpetto intorno alla vita; il suo colore
celeste è stato sostituito in epoca successiva dal colore bianco. Per sim-
metria una coccarda con larghe fasce era fissata sul lato destro della
veste, al disotto del corpetto. Dopo l’abbandono del nastro in funzio-
ne di cintura questo fu trasformato in due fiocchi - coccarde dai lun-
ghi estremi, posti nel petto in posizione asimmetrica. La coccarda sini-
stra al di sotto del corsaletto, la destra al di sopra. Il loro colore azzur-
ro è attualmente bianco.
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Corpetto (giacchino avanti).
Corpetto (giacchino retro).
Pianella.
I
L COSTUME POPOLARE