Pagina 50 - S ANTONIO ABATE

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34. Un giorno, il padre Antonio fece visita
al padre Ammonio sul monte di Nitria. E,
dopo che si furono incontrati, il padre
Ammonio gli dice: «Poiché per le tue
preghiere i fratelli sono cresciuti di numero e
alcuni di loro vogliono costruire delle celle
lontano per immergersi nell’unione con Dio,
che distanza vuoi che ci sia di qui alle celle che
verranno costruite?». Egli disse: «Mangiamo
qualcosa all’ora nona e poi usciamo a fare un
giro nel deserto per vedere il posto». Dopo che
ebbero camminato nel deserto fino al
tramonto, il padre Antonio gli dice:
«Preghiamo e piantiamo qui una croce: qui
costruiscano quelli che lo vogliono; in modo
che quelli di laggiù, quando vogliano
incontrarsi con questi, possano consumare la
loro leggera refezione all’ora nona, e arrivare
qui al tramonto; e quelli che partono di qui,
facendo allo stesso modo, possano incontrarsi
con gli altri senza averne distrazione». Ora,
tale distanza è di dodici miglia (85d-88a).
35. Il padre Antonio disse: «Colui che ba:e
un blocco di ferro, prima pensa a quel che
vuole farne; se una falce, o una spada, o una
scure. E anche noi dobbiamo sapere a quale
virtù tendiamo, se non vogliamo faticare
invano».
36. Disse ancora: «Obbedienza e continenza
ammansiscono le belve» (88b).
37. Disse anche: «Ho visto monaci dopo
molte fatiche cadere e uscir di senno perché
avevano confidato nella loro opera e trascurato
quel prece:o che dice: Interroga il padre tuo
ed egli te lo annunzierà».
38. Disse ancora: «Quando è possibile, il
monaco deve affidarsi ai padri riguardo al
numero dei passi da fare e delle gocce d’acqua
da bere nella sua cella; se in queste cose non
vuole cadere».
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N
ETTUNO
, F
EDE E FOLCLORE NELLA FESTIVITÀ DI
S.A
NTONIO
A
BATE