Pagina 58 - santa maria goretti 01

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nell’iconografia cristiana occidentale si uniscono, ben presto oltre
i comuni attributi della croce, del libro e del rotulo altri in
riferimento alla vita o al martirio del santo per la sua crescente
importanza di culto con eventuale speciale patrocinio su città e
persone. per la nostra Santa Maria goretti come dice giovanni
alberti, “si passa dall’anonimato più nebuloso alla celebrità
planetaria in maniera velocissima. la sua storia di bambina di Dio,
la morte violenta, l’universo delle paludi pontine, il perdono al suo
uccisore si rivelano subito ingredienti di notevole interesse. Scrittori,
artisti e gente della strada si sono in fretta immedesimati nella
straordinaria vicenda del piccolo fiore di campo. Dal 1950 in poi
l’ampia attività letteraria ed artistica su Maria goretti si è arricchita
in maniera progressiva ed originale. i settori vanno dalla biografia al
teatro, dall’album di fumetti al recital, dal disco…” a quadri,
miniature, bassorilievi, statue, monete, giornali, ex voto, cartoline,
francobolli, oggetti di uso quotidiano e non per ultimo un elevato
numero di santini di S. Maria goretti, con i tratti somatici delle
ragazze del luogo di provenienza dell’editore.
abbiamo cercato di prendere in considerazione le immagini e le
opere più importanti di artisti che sono disseminate soprattutto in
italia ed attraverso schede offrire al lettore la vasta panoramica di
un’ iconografia che nel tempo non ha conosciuto pause e a tutt’oggi
permette una continua devozione alla santa bambina nel mondo.
non possiamo iniziare a scrivere di iconografia di S. Maria goretti
senza fare cenno alla più discussa e storica rappresentazione
artistica: quella del pittore nettunese giuseppe Brovelli Soffredini,
datata 1929. il giornalista giordano Bruno guerri afferma nel suo
libro “povera santa, povero assassino ”che“ a nettuno c’era un
pittore ignoto alla storia dell’arte…che in un anno eseguì cinque
ritratti della bambina… che occorreva un viso che aiutasse la fiacca
fantasia popolare. Maria, morta senza il lusso di una fotografia,
offriva il vantaggio di poter essere inventata, e così fu fatto”.
Sia i Brovelli che i Soffredini figurano tra le famiglie più antiche
e nobili di nettuno ed anzio fin dal 1600-1700. nel 1886 con decreto
reale, Don Benedetto Brovelli, cameriere segreto di papa pio X, si
fregia anche del cognome Soffredini. Da giovanni Brovelli Soffredini
nasce a nettuno il 18 agosto 1867 giuseppe, primogenito che ricoprì
la carica di agente consolare di francia presso il porto d’anzio,
carica che i Brovelli si trasmettevano di generazione in generazione.
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