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ANNA SUSANNA FRIES La pittrice A.S. Fries compie un percorso umano ed
artistico tipico della prima generazione di romantici: la voglia di
approfondire la sua ricerca artistica la spinge ad intraprendere numerosi
viaggi dentro e fuori i confini d'Europa: formatasi alla scuola di Parigi,
poi a Manara e infine a Zurigo. I suoi viaggi la portano in Italia,
tappa obbligata del Grand Tour, e in Olanda, al servizio della corte.
Si spinge fino in Oriente, dove i paesaggi ispirano i suoi lavori. Diresse
una scuola di disegno per signore a Firenze. Largamente coltivato dalla
pittrice è il genere del ritratto, di cui l'opera in mostra è
uno splendido esempio. La tela è intitolata a Vittoria Caldoni.
modella di Albano di rinomata bellezza, musa ispiratrice di numerosi
pittori illustri di inizio Ottocento: Overbeck, Catel. von Hess, Carolsfeld,
Vernet, Ivanov, ritratta anche da scultori del calibro di Thorvaldsen,
Schadow e Tenerani. Il lauro ed il cratere alle spalle della ragazza
offrono lo spunto per la riflessione sulla grandezza di un mitico passato
tanto rara alla ritrattistica romantica. Il trattamento pittorico di
morbidi pizzi e trasparenze e la scelta di colori eleganti fanno di
questo ritratto un'opera di raffinata fattura. |