Pagina 63 - UNA REGINA SEDUTA SUL MARE

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E
siste una Nettuno oramai scomparsa che
sopravvive solo in alcune testimonianze
fotografiche di specialisti come Alinari,
Vasari o di brillanti fotografi locali come Valeri
Mancinelli o i Barattoni. La fotografia, inventa-
ta nel 1826, è una fonte documentaria eccezio-
nale, fra le poche adatte a fermare il tempo.
Insieme ad essa un’altra fonte, nuova, insolita,
che della fotografia può considerarsi la figlia è
la cartolina, a mio parere testimonianza suffi-
cientemente obiettiva e più rappresentativa
della fotografia spesso eseguita solo a scopi pri-
vati, familiari e cogliendo immagini da un’otti-
ca puramente personale e limitata. Se un limi-
te invece si vuol trovare nella cartolina, può
esser individuato nella tendenza a rappresenta-
re gli aspetti belli, piacevoli, decorativi delle
città anche se un analisi attenta ci mostra foto-
grafi del tempo sensibili anche davanti ad
aspetti meno pubblicizzabili: condizioni di vita,
realtà umane e sociali più umili.
La cartolina diventa così il punto di parten-
za per un viaggio utile nel rilevare luoghi scom-
parsi o molto cambiati, trasformazioni urbani-
stiche e sociali, momenti di vita quotidiana elo-
quenti ed irripetibili.
Ho selezionato i pezzi più pregevoli e più
rappresentativi, quelli più idonei a ricostruire
l’atmosfera della Nettuno che va da fine otto-
cento agli anni sessanta ed essendo il panora-
ma documentaristico locale molto vasto (secon-
do calcoli non lontani dalla realtà potrebbero
essere circa diecimila le cartoline edite a
Nettuno nel corso del secolo passato) daremo
un’ occhiata solamente
al non comune
.
La prima cartolina postale italiana fu un
“intero” da 10 centesimi, con l’impronta del
francobollo raffigurante l’effige del re Vittorio
Emanuele II, in circolazione dal 10 gennaio
1874, il suo scopo è viaggiare, a tassa ridotta,
come corrispondenza aperta. Queste prime
emissioni sono usate non solo per corrisponden-
za personale, ma soprattutto per scopi commer-
ciali. Molte ditte infatti, soprastampano nella
parte a sinistra del francobollo le loro ragioni
sociali, adornandole con fregi e decorazioni.
Nascono le
PRIME CARTOLINE PUBBLICITARIE
che
avranno subito un notevole successo, usate
anche come listino prezzi, avvisi di passaggio.
Se ne conoscono solo alcune, peraltro rare di
Anzio, relative alla pubblicità dei primi hotel
nati per ospitare la nascente villeggiatura
medio-alto borghese e ancor meno di Nettuno,
che non ha sviluppato sul finire dell’ottocento
né un commercio, né tanto meno un turismo di
pari livello.
Il primo modello di cartolina illustrata, che
come detto viene attribuita a Franz Borich in
Svizzera nel 1872, arriva in Italia verosimil-
mente con la cartolina ideata a Riva del Garda,
allora dominio austriaco, nel 1885 dallo scritto-
re e patriota Cesare Bertanza, il quale gestisce
una tabaccheria.
Le prime cartoline debbono il loro successo
alla perfezione tecnica della litografia a colori
che permette di stampare fino a sei colori.
A Nettuno, i primi esemplari di cartoline
illustrate editi risalgono a fine Ottocento e si
devono ad un valente fotografo locale, Giovanni
Valeri Mancinelli che si dedica con molta pas-
sione a questa attività fotografando con la sua
“cassetta a lastre” i dintorni di Anzio e Nettuno:
comunemente dette “
AZZURRINE
”, per il tipico
colore di stampa, ci mostrano, angoli ormai
scomparsi, dal sapore antico e derivano da “cli-
ché” probabilmente databili intorno al 1893, ma
iniziano a diffondersi a partire dal 1898/99. Il
retro di queste cartoline viaggiate, presenta
scritte con calligrafie svolazzanti di gente
istruita, nobili facoltosi che viaggiano, conosco-
no gente, si scambiano corrispondenza.
Difficilmente in questa prima fase, un contadi-
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A
LBERTO
S
ULPIZI
La storia sono fatti che finiscono col diventare leggenda
le leggende sono bugie che finiscono col diventare storia.
Jean Cocteau