di Natalino Sapegno, allora direttore
dell’Istituto di Filologia Moderna, ottiene in
due anni il diploma di perfezionamento.
A Roma, presso l’Istituto di Filologia moder-
na, prende l’avvio un’indagine sui testi di
Bruno che percorrerà circa mezzo secolo. Tale
ricerca viene subito illuminata dal
fortunato
ritrovamento
della
Lezione definitiva della
Cena delle Ceneri di Giordano Bruno
.
Studiando un autore europeo come Bruno,
Aquilecchia lascia Roma presto, estendendo le sue
ricerche fuori dall’Italia grazie a borse di studio da
parte del Gouvernement Francais, del British
Council e del Ministero della Pubblica Istruzione
Italiano. Andrà a Parigi, a Tolosa, poi a Londra,
Manchester e Dublino e tra le esperienze fatte tra
il 1949 e 1952 il ricordo più intenso andrà all’an-
no trascorso al Warburg Institute londinese.
Tenendo conto dell’importanza fondamentale
che per Giordano Bruno ha il periodo trascorso
in Inghilterra, non stupisce che Aquileccchia
decida di scegliere Londra come sede principale
per i suoi studi. Insegnerà letteratura italiana
nelle più rappresentative università britanniche
sino a diventare
professore emerito
a Londra,
Manchester ed al Bedford College. Tra le nume-
rose pubblicazioni ricordiamo i Dialoghi Italiani
di
Giordano Bruno
di cui riprende l’edizione con
note di Giovanni Gentile per la Sansoni nel 1958,
le Schede di Italianistica per Einaudi nel 1976 e
le Nuove Schede di Italianistica, Salerno 1994.
Di Pietro
Aretino
per Laterza, ci consegna l’edi-
zione critica più importante delle
Sei giornate
.
Sono soprattutto gli anni cinquanta i più fer-
vidi per il lavoro di Giovanni Aquilecchia, inse-
rito in un ambiente vivo, pieno di stimoli, ricco
di interlocutori, dotato di biblioteche di grande
valore, da quella del Warburg al British
Museum; meno proficuo il decennio seguente
quando deve occupare la cattedra di
Manchester; in questi anni pubblica le
Lezioni
Inedite di Giordano Bruno in un Codice della
biblioteca dell’università di Jena
e per quanto
riguarda l’Aretino con il recupero dell
’Aretino
pornografico
della fine del 1969. Poco dopo rien-
trerà a Londra succedendo a Carlo Dionisorti
alla cattedra del Bedford College, che manterrà
fino alla pensione.
Il trentennio 1970 – 2001 è per molti aspetti,
il più fecondo della sua attività di studioso e di
professore. A contatto continuo e diretto con
personalità d’eccezione, avendo a disposizione
biblioteche straordinarie, Aquilecchia si muove
a tutto campo, pur tenendo alcune opzioni di
fondo: Bruno, Aretino e anche Della Porta.
Nel caso dell’Aretino, il contributo più
importante sarà l’edizione delle
Sei Giornate
,
edizione innovativa fin dal titolo rispetto alla
tradizione critica aretiniana.
Lo stesso Aquilecchia nelle prime righe
della nota al testo dice infatti
: sotto il titolo
Sei Giornate riproduco in trascrizione critica,
il testo delle edizioni originali apparse nel
1534 e 1536 in due distinte opere dell’Aretino,
preparata negli anni di Manchester, momento
di grande impegno. Nel caso di Bruno il capo
d’opera sarà senz’altro costituito dal ritrova-
mento della redazione finale della
Cena delle
Ceneri
, una data e una scoperta che faranno
epoca nella storia della critica bruniana per-
ché apriranno una fase di studi destinata a
riproporre in modi del tutto nuovi, nei decen-
ni successivi, la figura e l’opera del nolano.
Questo straordinario ingegno, cui Nettuno è
orgogliosa di aver dato i natali, scompare un
pomeriggio di venerdì, a Londra, il 3 agosto
del 2001.
LAMBERTO CIAVATTA
Nasce il 10 settembre 1908 all’Acciarella,
frazione di Nettuno, lembo di territorio ai confi-
ni con le paludi pontine. Figlio di Concetta
Leonardi e Nunzio, fattore della famiglia
Borghese. Diplomato al liceo artistico di Roma
studia pittura nella bottega del maestro
Alessandro Battaglia, scultura nella bottega del
maestro Duilio Cambellotti, architettura presso
la facoltà di Roma. Dirige l’Accademia
Internazionale del nudo. Allestisce mostre per-
sonali in Europa e in Medio Oriente, espone
ripetutamente a Roma, Firenze, Nettuno,
Cortina D’Ampezzo.
Inoltre i suoi quadri ottengono notevole suc-
cesso all’estero, come a Munchen, New York,
Chicago, Stafford, Philadelfia.
Sue opere di pittura si trovano presso enti
pubblici e privati italiani, nonché in musei e
collezioni private, al Metropolitan Museum di
Arte di New York, nella galleria d’Arte Moderna
a Dublino, presso il Rejkmuseum Amsterdam.
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NA REGINA SEDUTA SUL MARE
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