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A
LBERTO
S
ULPIZI
buon vino, in comune con Nettuno vi è una bella
passeggiata ed un fortino (XVII sec.).
Bandol offre una ottima ricezione alberghie-
ra ed oltre al casinò, si può visitare l’antistan-
te isoletta di Bendor, raggiungibile in appena
sette minuti che ospita un museo del vino ed
uno marino, nonché una esposizione perma-
nente d’arte (dipinto di Dalì) ed un centro
subacqueo.
CORINALDO
La leggenda sull’origine del nome narra che
trovandosi Corinaldo in prossimità della
distrutta città di Suasa Senonum, l’invocazione
curre in altum
, fuggi verso l’alto, sia pronuncia-
ta dai sopravvissuti alla violenza dei barbari.
Più probabile che il toponimo indichi
un colle
in alto
.
Le sue origini si devono al fenomeno storico
dell’incastellamento ed alla ricostruzione della
cittadina romana di Suasa.
Nel Trecento, è ghibellina. Dopo lunga appar-
tenenza al Papato viene distrutta dai pontifici.
Sul finire del Trecento viene ricostruita ex novo
con l’attuale cinta fortificata e gli Sforza e i della
Rovere succederanno ai Malatesta.
Nel Cinquecento vi giunge in missione per
conto della Signoria di Firenze, Niccolò
Macchiavelli (famosa lettera in cui si anticipa-
no i temi del Principe).
Dal Seicento in poi, terminati i lavori per la
chiesa del Suffragio, Corinaldo vive secoli di
splendore, grazie alla protezione del Papato e si
arricchisce di eleganti dimori.
Nel 1786 Pio VI conferma a Corinaldo il tito-
lo di città datogli da papa Leone X per la fedel-
tà mostrata nel Cinquecento contro Francesco
Maria spodestato duca di Urbino.
Ancor oggi è cinta da mura medioevali in
posizione panoramica tra le valli del Cesano e
del Nevola ed offre al visitatore una caratteri-
stica atmosfera con i suoi vicoletti e le sue torri;
è nota per la produzione del
Verdicchio
.
Patria di santa Maria Goretti, motivo che ne
favorisce il
gemellaggio con Nettuno dal 2005
,
conserva la casa della santa, meta di numerosi
pellegrinaggi.
Immagine
che testimonia
la visita dell’Istituto
Culturale
Italo-Tedesco
Goethe,
sezioni di
Anzio, Nettuno,
Ardea, guidata
dal
presidente
Giorgio Pagliuca
,
ricevuto nella sala
del Consiglio
Comunale
di Traunreut
dal borgomastro
Franz Parzinger;
agosto 2002