Pagina 297 - UNA REGINA SEDUTA SUL MARE

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L
a macchiarella
. Con questo nome si inten-
de il quadrilatero compreso tra via Santa
Barbara, l’ultimo ponte della ferrovia
prima della galleria, via Olmata e il muro di
cinta di Villa Borghese. Le caratteristiche di
questo vasto terreno sono uniche, da ricercarsi
nella tipica flora della macchia mediterranea.
Le numerose dune, gli arbusti intervallati da
lecci, disegnano paesaggi affascinanti ed intri-
cati di difficile esplorazione.
I sentieri che si snodano lungo percorsi sab-
biosi portano a delle piccole oasi nascoste, mete
tradizionali delle giovani coppiette nettunesi.
L’affermazione
ti ho visto alla macchiarella,
ri
volta ad una ragazza, è, per i tempi d’allora,
un’accusa che
compromette
la giovane di fronte
all’intera cittadinanza.
La zona è meta di numerosi bambini che
all’interno, su un prato, costruiscono un piccolo
campo di calcio.
I punti di accesso sono situati davanti all’en-
trata della caserma Piave, attuale parcheggio
riservato alla Polizia di Stato e nei pressi del
predetto ponte sulla ferrovia.
L’intricata macchia mediterranea rende
arduo ogni tentativo di entrata da altre parti.
Più di dieci anni fa, un incendio doloso distrug-
ge quel che rimane della macchiarella dando il
via alla cementificazione dell’intera area con la
costruzione del centro residenziale Colle
Paradiso… perduto!
Piazza Regina Margherita.
Prima degli ulti-
mi decenni, è l’estremo lembo fabbricato del
paese, l’ultima periferia, nei pressi della quale
mi piace ricordare via Bainsizza, mondo della
mia infanzia nei primi anni sessanta, povero
ma semplice e sereno. La lunga stradina pren-
de origine da via IV novembre, angolo piazza
Regina Margherita e termina in via Armando
Diaz, scorrendo parallelamente fra via Gorizia
ed il tratto terminale di via Veneto.
San Giacomo.
Il quartiere ha avuto notevole
sviluppo grazie all’edilizia spontanea degli anni
cinquanta e sessanta e grazie alla realizzazione
dei complessi abitativi popolari GES.C.A.L. e
I.A.C.P. degli anni settanta, dovute alle provvi-
denze recate dalle leggi n° 167 ed 865.
Ha fatto seguito l’ulteriore espansione verso
la località Cioccati, zona residenziale di pregio,
opera dell’omonimo consorzio. Prima della
costruzione del Monumentale Cimitero america-
no e lo sviluppo edilizio circostante, buona parte
del terreno è occupato dall’uliveto Brovelli.
Cretarossa e Scacciapensieri.
Come San
Giacomo, anche il quartiere di Cretarossa si
sviluppa nei primi anni settanta con la creazio-
ne di cinquantaquattro alloggi in case su due
piani ed altri ventisette in tre palazzine.
L’urbanizzazione prevede oltre a strade,
fogne e luce anche ampi parcheggi e giardini.
L’altro volto della zona è lo Scacciapensieri,
sorto negli anni sessanta su un terreno fronte
mare dove prima dell’ultima guerra abita, in soli-
tudine, un’eccentrica signora, detta l’americana.
Il progetto, denominato dall’immobiliare
Ottolini che lo realizza Centro Turistico
Direzionale, prevede villette a schiera, palazzi-
ne con negozi e un grattacielo di diciannove
piani, la Torre, completo di albergo, ristoranti,
campi da tennis, bowling, palestra, piscina e
ogni altro confort moderno.
L’intento di valorizzare gli arenili sottostan-
ti per lo sviluppo turistico, viene raggiunto; non
altrettanto quello di creare la Nuova Nettuno,
cioè quel secondo polo cittadino, alternativo al
centro classico, aggregato attorno al grande
piazzale con belvedere e porticato, rimasto,
invece, alquanto desolato.
Il villaggio di Tre Cancelli
. In questa locali-
tà, già alla fine degli anni trenta, vi è un nucleo
di abitazioni, nelle quali la vita si svolge in con-
dizioni oltremodo primitive.
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A
LBERTO
S
ULPIZI
La storia sono fatti che finiscono col diventare leggenda
le leggende sono bugie che finiscono col diventare storia.
Jean Cocteau
Primum vivere de nde philosophari.