Pagina 279 - UNA REGINA SEDUTA SUL MARE

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Il
10 giugno 1872
il Sindaco fa leggere
all’adunanza un dispaccio della Direzione
Provinciale delle Poste (n°6013 del 7 giugno) con
cui si partecipa che
la Direzione sarebbe dispo-
sta ad istituire nel Comune un Ufficio Postale di
seconda classe e di affidarne la reggenza all’
attuale Distributore Giovanni Nardocci;
la sede
è nei locali del sig. Luigi Turchi ove si trova
anche il Quartiere della Guardia Nazionale.
Nel 1877
il Comune di Nettuno stabilisce che
il trasporto delle corrispondenze epistolari deve
avvenire “
con legno sicuro, decente e condotto da
uomo onesto
,
le partenze da Nettuno devono
aver luogo tutti i giorni ed il legno postale trovar-
si alla stazione di Albano in coincidenza col treno
che arriva in Roma alle ore 6 antimeridiane, con
a scorta due Reali Carabinieri
nei posti di serpa
(sedile della diligenza destinato al cocchiere).
Con
l’anno 1878
si stabilisce il compenso
annuo per il Postiglione in lire 1400 con l’obbli-
go di
tenere un Ufficio in luogo decente e possi-
bilmente sulla piazza dell’Indipendenza per
staccare i biglietti della Diligenza per comodo
dei passeggeri
.
Il
19 ottobre 1878
il Consiglio approva l’au-
mento di lire 200 annue al Postiglione
Francesco D’Andrea con l’obbligo di tenere un
Ufficio in piazza per la distribuzione dei bigliet-
ti ai viaggiatori.
Il postiglione Francesco D’Andrea verrà confer-
mato fino al
dicembre 1882
; dovrà effettuare la par-
tenza da Nettuno una volta al giorno nel corso del-
l’anno, eccetto che dal 15 aprile al 15 settembre in
cui le corse saranno due, una antimeridiana, l’altra
pomeridiana e trovarsi ad Albano in coincidenza
con quei treni destinati dall’Amministrazione delle
Poste per le corrispondenze.
Il Comune si riserva però, il diritto di annul-
lare la convenzione col D’Andrea nel caso venga
attuato un mezzo più celere di trasporto (quello
ferroviario entrerà in funzione nel 1884). Da una
delibera del Consiglio del
4 giugno 1894
“Sulle
modifiche al Bilancio preventivo” dello stesso
anno si può desumere, in contrasto con altre
fonti, l’istituzione dell’Ufficio Postale in Nettuno
nel 1874, infatti
: “…la spesa per l’Ufficio Postale
e Telegrafico, rinnovata fino dalla istituzione, in
Nettuno di tale Ufficio, vale a dire dal 1874, che
non trattasi di spesa nuova, ma antica…”
Il tito-
lare dell’ufficio telegrafico e postale è il sig.
Mariano Trafelli che peraltro disimpegna anche
l’Ufficio di Presidente della locale Congregazione
di Carità e di vice Giudice Conciliatore.
In precedenza,
nello Stato Pontificio
, è pre-
sente l’
Ufficio
solo
di Anzio
attivo dal 1859,
primo anno d’uso
.
Nel
periodo napoleonico
,
Anzio dal punto di
vista postale
dipende prima da Velletri, in segui-
to da Albano: infatti le lettere spedite da Anzio,
vengono annullate dalla direzione di Albano; del
1812
è noto un Bollo in franchigia con la scritta
“Le Command. D’Artill.à Port d’Anzio”.
Ci ricorda il Blasimme (cfr. Anzio e Nettuno
- Un secolo e mezzo di pubblici trasporti terre-
stri) che nel
1832
, negli annali dello Stato
Pontificio è memoria dell’esistenza d’un servizio
bi-trisettimanale con diligenza a tre cavalli - pel
trasporto di persone, bagagli e messaggerie - in
partenza, da Roma, via Bocca del Leone ed in
arrivo al pomeriggio a Porto d’Anzio (fino al
1857, parte integrante del Comune di Nettuno),
in coincidenza col battello da e per Napoli.
Recentemente è passata in asta una
lettera
disinfettata
, spedita nel 1849, in periodo di
Repubblica Romana, scritta a mano e diretta da
Nettuno – Forte Sangallo - (Servizio sanitario
Marittimo) alle Autorità Sanitarie di Porto
d’Anzio.
Similmente un’altra lettera disinfettata del
Servizio Sanitario Marittimo va da Torre Astura
a Porto d’Anzio, presso le Autorità Sanitarie il
17 gennaio 1849, quattro giorni prima delle ele-
zioni a suffragio diretto ed universale indette
per il 21 gennaio e ventitre giorni prima della
proclamazione della seconda repubblica ad
opera di Mazzini, Armellini e Saffi.
Si conoscono lettere da Porto d’ Anzio, special-
mente nel 1854, con la data di partenza scritta a
penna sul francobollo, senza altra indicazione.
Sempre recentemente in asta è stata aggiu-
dicata una lettera della Pontificia Delegazione
Apostolica di Civitavecchia al Commissario di
sanità di Porto d’Anzio nel 1868.
Dal 1859 al 1870 è presente il bollo di fran-
chigia del Distributore Postale di Anzio, usato
anche come bollo di Collettoria (Ufficio seconda-
rio o ausiliario dell’Amministrazione postale
per la raccolta della posta) fra il 1870 ed il 1872.
Dal primo settembre 1872
è in funzione l’uf-
ficio postale di Anzio col numerale 216.
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A
LBERTO
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ULPIZI