La regia è di Stefano Reali, interpreti David
Coco, Christiane Filangeri, Daniele Pecci e con
la partecipazione straordinaria di Pino Caruso.
Anche gli spot pubblicitari eleggono a volte
Nettuno come set cinematografico: dal borgo
scelto per una nota mozzarella all’API, compa-
gnia petrolifera che farà passare Nerone per
Piscina Cardillo presso il distributore di benzi-
na che si trova sulla strada provinciale
Nettuno-Velletri ospitandone le riprese poco
prima del Natale 2006 con cavalli, centurioni,
bighe e lettighe.
Nettuno ospita nel 2001, la Domenica del
Villaggio con Mengacci e Mara Carfagna pro-
gramma turistico-gastronomico ambientato al
Borgo e trasmesso su rete Quattro.
Da sottolineare che nel 1985 inizia la storia
di Tor Caldara che in pochi anni diventerà oasi
naturale del WWF dopo una radicale opera di
bonifica che passa attraverso la rimozione dei
molti vecchi set cinematografici montati per le
riprese del posto e poi ivi abbandonati (se ne
occupò anche Striscia la notizia credo al riguar-
do di un vecchio film di Fantozzi). Tor Caldara
è un piccolo lembo di costa miracolosamente
sopravvissuto alla forte, e spesso sconsiderata,
urbanizzazione della zona.
Si può passare dal bosco al paesaggio lunare
della solfatara avendo l’impressione di esser
catapultati in un’altra epoca, sensazione che
devono aver avuto anche registi di alcuni film
storici degli anni ’50 e ’60, che trasformano la
solfatara in un set cinematografico come
nel
Vangelo secondo Matteo
di Pier Paolo Pasolini
che ambienta anche
la Medea
con Maria Callas
e Massimo Girotti oltre che a Cinecittà a
Marechiaro di Anzio o come capita di vedere nel
Ben Hur
di William Wyler con Charlton Heston
e Stephen Boyd.
Un ricordo inoltre, va a
Mariano De
Pasquale
spentosi a settembre 2006, uno degli
imprenditori più geniali dell’agro pontino.
E’ il fondatore del museo
Piana delle Orme
a
Borgo Faiti, dove mezzi agricoli, da combatti-
mento ma anche giocattoli d’epoca, di latta, di
legno, di stoffa e quant’altro possa esser utile
per ricordare un periodo a cavallo fra le due
guerre, sono esposti in quattordici grandi padi-
glioni. Una collezione così originale e ricca che
molti registi, produttori italiani e stranieri pro-
prio al museo di Piana delle Orme traggono
spunto e ritrovano macchine d’epoca, agricole o
da guerra per girare i loro film ambientati in
tempi lontani e fra i molti due segnalazioni per
tutte:
Il paziente inglese
, vincitore di nove
premi Oscar e la
Vita è bella
che ne ha vinti tre.
Va detto inoltre che negli anni
cinquanta
,
Nettuno è una cosiddetta “
città prova
”, in cui
sono proiettati in prima visione assoluta alcuni
film, specialmente quelli del filone “drammati-
co-lacrimoso” interpretati da Alberto Farnese e
Milly Vitale come: Disonorata senza colpa
(1953), Il giglio infranto (1955), Vendicata
(1955), o come Porta un bacione a Firenze
(1956) e La canzone del cuore (1955).
I due attori sono talvolta presenti nella
nostra cittadina, al cinema Capitol dove avvie-
ne la rappresentazione,
nascosti
fra gli spetta-
tori, e ciò serve presumibilmente per capire che
accoglienza può avere il film da parte del pub-
blico prima della sua distribuzione su scala
nazionale. La cittadina riserva ai due attori
festose accoglienze, spesso mangiano presso lo
storico ristorante “i Cacciatori”.
Sempre in quegli anni vengono girati spe-
cialmente a Villa Borghese alcuni film di
cappa
e spada
con molti giovanotti nettunesi di bella
presenza a far da comparse, un modo come un
altro mi ricordano gli amici Claudio (Rudy)
D’Ambra, Vic De Franceschi, Amleto Monaco,
Gigi Bernardini, Antonio Taurelli (il maestro) e
tanti altri, per
“svorta’ la giornata”.
Il grande Vic,
presente in numerosi film
come comparsa, ricorda fra l’altro il film il
Pirata della tortuga con Rossano Brazzi e
Franca Marzi, Maria Felix, Rick Battaglia non-
ché un film su Capitan Fracassa girato fra
Anzio e Nettuno con l’attore Erminio Spalla.
Una menzione particolare per un film non
girato a Nettuno se non forse in una breve
scena finale con molte comparse del posto (fra
cui la mamma di Serafino Bizzarri), unico
esempio di neorealismo cattolico,
Cielo sulla
Palude, del 1949
di Augusto Genina, con la col-
laborazione di Suso Cecchi d’Amico e Fausto
Tozzi; agiografia di Maria Goretti.
A più di cinquanta anni dal capolavoro di
Genina, Marietta ed il cinema s’incontrano di
nuovo grazie al film per la tv del regista Giulio
Base (Produzione Bernabei): nella parte di
U
NA REGINA SEDUTA SUL MARE
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