Stabilimento Vittoria.
Piazza Umberto I.
Borgo medioevale, primi ‘900.
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I
L
N
OVECENTO
...
ED OLTRE
!
Alberto Sulpizi
Il Millenovecento è un periodo indelebile nella nostra memoria per
tutto quello che alla nostra città è accaduto, nel bene e nel male, nei
grandi eventi o nei fatti di tutti i giorni. Sono stati cento anni segnati
da due guerre mondiali, da un diffuso degrado dell’ambiente natura-
le, ma sono stati anche i cento anni che hanno portato le più rapide e
significative trasformazioni della società, nel lavoro, nelle scienze, nel-
l’arte e nella tecnologia. Un secolo in cui uomini e donne di grande
valore, ci hanno tramandato l’orgoglio di identificarci con loro, la fie-
rezza dell’appartenenza a questa terra, il desiderio di partecipare alla
costruzione del futuro. Tanti sono stati i protagonisti di un secolo che
ha cambiato il volto di Nettuno, la sua forma urbana e i suoi riferi-
menti culturali, il tessuto produttivo e il sentimento religioso: cambia-
menti che hanno prodotto la più forte crescita demografica, economi-
ca e sociale mai conosciuta, nonostante le sottrazioni d’ampie zone del
territorio comunale che il paese ha dovuto subire per consentire la
nascita di un’altra provincia, Latina, dopo i tagli già subiti nel secolo
precedente nella parte dove è nato il comune di Anzio. Protagonista
del Novecento anche la gente comune, volti e nomi non scritti nei
libri, né immortalati nelle foto e nei filmati, tutti coloro che hanno
semplicemente vissuto, lavorato e sofferto su questa nostra terra.
Il primo gennaio del Novecento, Nettuno è un paese di cinquemila
abitanti, venti anni prima ne contava poco meno di tremila, quasi tutti
contadini, sparpagliati nella sua vasta campagna, ma con una gran
voglia di svilupparsi. L’apertura del Poligono militare, sul finire
dell’Ottocento, il più moderno ed attrezzato d’Italia, darà un notevo-
le contributo a questo sviluppo, costituendo per l’economia e la socie-
Nettuno primi novecento, serie azzurrina del fotografo Valeri - Mancinelli.
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ED OLTRE