Infatti Corradino per primo cadde sotto il colpo della scure e “giacque
come fiore purpureo reciso da falce spietata”. Sul luogo dove venne
effettuata l’esecuzione fu costruita una chiesa, oggi Santa Croce al
Mercato dove si trova una colonna commemorativa in porfido con
incisa questa frase:
Asturis ungue pullum rapiens aquilinum hic depluma-
vit acephalumque dedit
(il leone artigliò l’aquilotto ad Astura, gli strap-
pò le piume e lo decapitò). Di Corradino fa menzione Dante Alighieri
nel XX canto del Purgatorio, a lui dedicò una poesia il celebre poeta
Aleardo Aleardi, di lui ci ha parlato Ferdinand Gregorovius. La
potenza dei Frangipane decadde e persero progressivamente i domi-
ni di Terracina, Astura, quindi Ninfa e poi Cisterna. A tale declino
contribuì certamente Papa Bonifacio VIII che voleva accrescere la
potenza della sua famiglia, i Caetani.
Nel 1303 Pietro Caetani, nipote del Papa, acquista il dominio di
Astura. L’acquisto riguardava la metà dei possedimenti poiché l’altra
era in possesso di Angelo Malabranca, cancelliere di Roma, che se ne
era appropriato ai danni dell’erede di Casa Conti, Margherita
Colonna. Quest’ultima cedette i suoi diritti all’arcispedale di Santo
Spirito che venne così coinvolto nella disputa riguardante il possesso
di questa metà di Astura. Nel 1329, Stefano Colonna, padre di
Margherita, scrive a Re Roberto per rivendicare i diritti di sua figlia.
La disputa dura fino al 1367 quando prima Paolo, poi Matteo, entram-
bi figli di Angelo Malabranca, vendono agli Orsini, che ottengono
anche la cessione dei diritti dall’arcispedale di Santo Spirito.
Tuttavia la supremazia degli Orsini su Astura non durò a lungo in
quanto Giordano Orsini cedette nel 1383 la proprietà a suo nipote
Onorato Caetani; la cosa avvenne anche in virtù del fatto che il sedi-
cente figlio di Giordano, Giacomo, lo aveva scacciato dal castello di
Marino e da Astura dopo averlo ferito ad una gamba. Prova docu-
mentata della cessione ad Onorato Caetani il testamento del 1384 di
Giordano Orsini.
Così come visto nel caso del feudo di Nettuno, grande importanza
storica riveste la quota spettante nell’elenco del sale, a testimonianza
dello sviluppo che in questo caso possiamo notare abbia Astura nel
XIV secolo. La nota assegna ad Astura 15 rubbia per semestre che
equivale ad un terzo in più rispetto ad Albano, già nel caso di Nettuno
nostro termine di paragone.
Onorato Caetani dovette scontrarsi con le rivendicazioni sul pos-
sesso di Astura di Nicolò Orsini; tuttavia i Caetani rimasero in posses-
so di Astura fino alla rivendicazione di Raimondo Orsini che lo diede
in permuta nel 1426, insieme al feudo di Nettuno ed altri possedimen-
ti, ai Colonna, come già visto in precedenza.
43
La chiesa di Santa Croce in piazza del Mercato (Napoli).
Scultura di Arnolfo di Cambio, Bonifacio VIII.
N
ETTUNO ED
A
STURA NEL
M
EDIOEVO