C) Resti relativi probabilmente ad un edificio di tipo industriale,
come dimostrerebbe la presenza di una serie di scarichi di fornace,
situati a breve distanza dal complesso. Dell’edificio si conservano un
tratto di muro con cortina in reticolato e una serie di pilastri; si tratta
probabilmente di un essiccatoio.
Queste strutture testimoniano dunque che la villa doveva essere
collegata ad un vero e proprio settore industriale, connesso con la
lavorazione dell’argilla.
Le descrizioni della villa fatte in passato da vari studiosi, che
segnalavano ambienti con le pareti intonacate e dipinte e un pavimen-
to in mosaico geometrico bianco e nero, indicano che essa doveva
essere particolarmente lussuosa.
Il sistema viario e la «Torre del Monumento»
Per il territorio anziate in età antica è attestata l’esistenza di almeno
tre assi stradali principali: il percorso
Antium-Satricum
; la strada
costiera
Hostis-Lavinium-Antium-Terracina
e la via
Lanuvium-Antium
.
Di questi tre solo il percorso
Lanuvium-Antium
è oggi ancora indi-
viduabile perché parzialmente conservato nel territorio di Nettuno.
A questi andrebbero aggiunte la cosiddetta via
Mactorina
che da
Praeneste
e
Velitrae
raggiungeva
Antium
e la cosiddetta
via Antiatina
.
La via Lanuvium-Antium
Nel Febbraio del 2002, in località La Campana, si è iniziato a ripor-
tare alla luce un tratto di strada romana con andamento parallelo
all’odierna via Selciatella, identificato, dallo studioso G. M. De Rossi,
con il percorso stradale che da Lanuvio giungeva al litorale di Anzio.
30
Resti della Via Lanuvina nel territorio di Nettuno.
N
ETTUNO
-
LA SUA STORIA
Tecnica costruttiva di una strada romana.