Pagina 39 - GEORG KEIL

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“La barchetta”, modellino di antico veliero
G
EORG
K
EIL
La fabbrica di Bolici
Una parte importante della sua vita Georg la
trascorre nella fabbrica di arredamenti “Bolici”.
Georg conosce Mario Bolici, il capostipite, ed i
figli Giuliano e Paolo, quando abita in via Sila, nel
quartiere di San Giacomo.
“Giuliano allora insegnava in un istituto
tecnico e mi consultava circa il disegno artistico
mentre Paolo mi commissionò un quadro
dell’Arco muto di Anzio”.
Nel dicembre del 1985 Paolo va in visita da
Georg e gli propone di lavorare per lui, nel campo
dell’arredamento, nella nuova fabbrica di
Lavinio, come libero professionista.
Anni dopo, nel 1993, gli chiede se vuole essere
assunto come dipendente e Georg accetta di
lavorare part time nel “Made in Italy” della ditta Bolici.
Nel giugno del 2009 Georg smette di lavorare
per una serie di motivi legati essenzialmente alla
salute ed anche all’età.
Georg: “Gli anni trascorsi da Bolici mi sono
stati molto utili sia per la sicurezza economica, sia
per le continue soddisfazioni ricevute come
artista, nonostante non avessi un titolo di studio
adeguato all’attività svolta ma fossi un autodidatta”.
In tutti questi anni, racconta Georg, “Paolo
Bolici è stato per me un vero amico e mi ha lasciato
sempre
la
massima
libertà
artistica
permettendomi, anzi sollecitandomi a dare il
meglio delle mie capacità artistiche.” E conclude:
”Paolo è la persona che, più di chiunque altro, ha
creduto ed investito nella mia arte e io non mi
sono mai “fermato”. Ho lavorato esclusivamente
per lui ed ho temporeggiato con quanti mi com-
missionavano qualcosa.
Non ho fatto nulla per nessuno anche perché
per tutto il periodo che sono stato da Bolici stavo
sempre facendo un quadro o altre cose per lui”.
E grazie a Bolici, nel 2006, Georg espone sei
opere a Dubai. Le avrebbe anche vendute, ma
Bolici non era daccordo.
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