Scri:ure; in qualsiasi luogo abiti, non
andartene presto. Osserva questi tre prece:i, e
sarai salvo» (PJ I, 1).
4. Disse il padre Antonio al padre Poemen:
«Questa è l’opera grande dell’uomo: ge:are su
di sé il proprio peccato davanti a Dio; e
a:endersi tentazioni fino all’ultimo respiro»
(77a; PJ XV, 2).
5. Egli disse ancora: «Nessuno, se non
tentato, può entrare nel regno dei cieli; di fa:o
– dice – togli le tentazioni, e nessuno si salva»
6. Il padre Pambone chiese al padre
Antonio: «Che debbo fare?». L’anziano gli
dice: «Non confidare nella tua giustizia, non
darti cura di ciò che passa, e sii continente
nella lingua e nel ventre».
7. Il padre Antonio disse: «Vidi tu:e le reti
del Maligno distese sulla terra, e dissi
gemendo: – Chi mai potrà scamparne? E udii
una voce che mi disse: – L’umiltà» (77b; PJ XV,
3).
8. Il padre Antonio disse: «Vi sono di quelli
che martoriano il corpo nell’ascesi e,
mancando di discernimento, si allontanano da
Dio» (PJ X, 1).
9. Disse ancora: «È dal prossimo che ci
vengono la vita e la morte. Perché, se
guadagniamo il fratello, è Dio che
guadagniamo; e se scandalizziamo il fratello, è
contro Cristo che pecchiamo» (PJ XVII, 2).
10. Disse ancora: «Come i pesci muoiono se
restano all’asciu:o, così i monaci che si
a:ardano fuori della cella o si tra:engono fra
i mondani, snervano il vigore dell’unione con
Dio. Come dunque il pesce al mare, così noi
dobbiamo correre alla cella; perché non accada
che, a:ardandoci fuori, dimentichiamo di
custodire il di dentro» (77c; PJ II, 1).
11. Disse ancora: «Chi siede nel deserto per
custodire la quiete con Dio è liberato da tre
guerre: quella dell’udire, quella del parlare, e
quella del vedere. Gliene rimane una sola:
quella del cuore» (PJ II, 2).
12. Alcuni fratelli si recarono dal padre
Antonio per raccontargli le loro visioni e
apprendere se erano vere o dai demoni; essi
avevano un asino, e morì lungo il cammino.
Quando dunque giunsero dall’anziano, questi
li prevenne: «Come mai l’asinello è morto
lungo la strada?». Gli dicono: «E come l’hai
saputo, padre?». Ed egli a loro: «Sono stati i
demoni a farmelo vedere». Gli dicono: «E noi
appunto per questo eravamo venuti: per
chiederti se non siamo preda d’inganno,
perché abbiamo visioni che spesso si mostrano
vere». Ora, con l’esempio dell’asino, l’anziano
li convinse che erano dai demoni (77d; PJ X,
2a).
13. Nel deserto c’era un tale che cacciava
belve feroci; e vide il padre Antonio che
scherzava con i fratelli e se ne scandalizzò. Ma
l’anziano, volendo fargli capire che occorre
talvolta accondiscendere ai fratelli, gli dice:
«Me:i una freccia nel tuo arco e tendilo». Egli
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ITA E
D
ETTI DEI
P
ADRI DEL
D
ESERTO