Pagina 23 - S ANTONIO ABATE

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Oltre al
Campanello d’argento
nella regione
abruzzese, dall’anno 2009 vi è anche
Lu festival
di Sant’Andonie
che si svolge a
Tocco da
Casauria
(PE). Una delle più belle feste
dedicate a Sant’Antonio si svolge a
Soriano
nel Cimino
(VT), in gennaio ed è
caratterizzata dalla benedizione degli animali
che in migliaia e di tutte le specie sfilano per il
paese accompagnati dalla banda musicale e
dal carro del “Signore della Festa”, eletto ogni
anno, il quale offre presso la sua casa un
grande rinfresco a tutti i turisti. Inoltre, in
occasione della festa di Sant’Antonio, a
Soriano nel Cimino, vien preparato il
caratteristico e gustoso “Biscotto di
Sant’Antonio” che per augurio e per
tradizione viene fatto mangiare anche agli
animali. Alla sfilata partecipano più di cento
cavalli. A
Nicolosi
il culto di S. Antonio Abate
è molto sentito. La festa del 17 gennaio è una
celebrazione liturgica, mentre ogni prima
domenica di luglio, viene celebrata la “Festa
Grande” dove il Simulacro ligneo di S.
Antonio, posto su di un artistico fercolo,
procede in processione per le vie del paese
tirato dai giovani nicolositi da lunghi cordoni.
Tradizionale è la benedizione degli animali
che si svolge la domenica mattina dopo
l’uscita del Santo, dove gli animali domestici
(cani, gatti, tartarughe ma anche cavalli ed
asini) vengono portati davanti la statua del
Santo e benedetti. Altro momento particolare
della festa e molto sentito dagli abitanti di
Nicolosi e “ A’cchianata a Sciara” (La salita
della sciara) dove S. Antonio con il suo pesante
fercolo viene tirato da due lunghi cordoni
gremiti di devoti in corsa su una ripida salita
per rievocare i tragici eventi dell’eruzione del
1886 che minacciava di travolgere e seppellire
il paese sotto la lava. In quella occasione i
nicolositi che videro arrivare il fronte lavico a
pochi metri dal centro abitato, con fede
portarono la Statua e le Reliquie di S. Antonio
di fronte la lava che pian piano travolgeva
tutto, e miracolosamente per intercessione del
Santo il fronte lavico si arrestò risparmiando
il paese. Su quel fronte lavico, alla fine della
salita alla sciara è stato eretto un altarino
votivo in onore di S. Antonio per ricordare gli
eventi del 1886, dove ogni anno a fine della
faticosa salita i nicolositi ringraziano il loro
Patrono della sua protezione. Altra bella festa
sempre in provincia di Viterbo si svolge a
Bagnaia
, una frazione del capoluogo laziale.
Qui viene accesa un’enorme catasta di legna,
alta oltre 8 metri per circa 30 metri di
circonferenza, che brucia per tutta la notte
compresa tra il 16 gennaio ed il 17 gennaio.
Altra importante manifestazione legata a
Sant’Antonio abate si svolge a
Tricarico
(Lucania): essa testimonia l’assorbimento e
quindi la cristianizzazione di riti precristiani.
All’alba del 17 gennaio, Tricarico è svegliata
dal suono cupo dei campanacci agitati dalle
maschere delle mucche e dei tori che, dopo
essersi radunate nel centro storico, si dirigono
verso la chiesa di Sant’Antonio abate dove le
attende il parroco che celebra la messa, aperta
anche agli animali, e che al termine impartisce
la benedizione, dopo la quale si compiono tre
giri rituali intorno alla chiesa. La singolare
“mandria“, subito dopo, parte per la
“transumanza” verso l’abitato. Di interesse è
la sfilata delle “Battuglie di Pastellessa“ che si
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