Pagina 105 - S ANTONIO ABATE

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Capitolo Quinto
Confraternita di Sant’Antonio Abate
Tre Cancelli
celebrata all’aperto, con l’altare allestito sotto
una tettoia di un forno coperto di lamiere e con
l’esposizione di un quadro di S. Antonio
Abate, oggi conservato in casa privata,
sostituito nel 1952 da una bandiera, il primo
custode Salvatore Zeffiri e dagli anni settanta
con una vera statua lignea.
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Confraternita di S. Antonio
Abate viene costituita alla fine
degli anni ‘90. La devozione per S.
Antonio ha però origini più antiche, dopo
qualche anno dal ritorno dello sfollamento,
dovuto al secondo conflitto mondiale, le
famiglie della borgata di Tre Cancelli a
Nettuno, ricominciano a vivere con molti
sacrifici. Nelle campagne di Nettuno, la nostra
comunità è costituita principalmente da:
contadini, pastori, piccoli commercianti che
utilizzano gli animali, per svolgere le loro
mansioni e per il proprio sostentamento. Il
bestiame è per loro fondamentale, per questo
motivo
ritengono
religiosamente
indispensabile ringraziare ed onorare il Santo,
affinché protegga i loro animali.
Nasce l’idea a sette capi famiglia (Ricci
Alessandro, Presidente, e Zangrilli Attilio,
Miozzi Quinto, Solazzi Luigi, Fantini Achille,
Rognoni Loreto, Ricci Giovanni) e ad
altrettanti allevatori di affidare a S. Antonio
Abate, la benedizione e la protezione del loro
bestiame, onorandolo nel suo giorno di festa.
Così il 17 gennaio 1946 si festeggia per la
prima volta il Santo e poiché non esisteva
ancora una chiesa, la Santa Messa, viene