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Marietta con le sole sue forze non sarebbe mai più uscita da quella
tomba del cimitero di Nettuno e mai come nella sua storia è possibile
vedere la mano di Dio.
Clamorose guarigioni avvengono nel suo ricordo e per la sua
intercessione, ma la prima risposta di alcuni autorevoli
rappresentanti della Chiesa è «che si tratta di una bambina e nulla
più».
Grazie al lavoro del passionista Mauro liberati, le tessere del
mosaico vengono composte ad una ad una e nel 1929 si procede alla
esumazione del corpo che viene solennemente tumulato nel
Santuario Madonna delle Grazie di Nettuno.
il 1 giugno 1938 è introdotta la Causa di Canonizzazione presso
la Sacra Congregazione dei riti. il 25 marzo 1945 il papa pio Xii ne
riconosce il martirio ed il 27 aprile 1947 Marietta viene dichiarata
beata. ormai la storia del “piccolo fiore di campo” diviene una
pagina significativa nella storia della Chiesa. al definitivo
riconoscimento manca il sigillo definitivo del miracolo. Ne vengono
scelti due strepitosi e di indiscutibile attendibilità. il primo è la
guarigione di Giuseppe Cupe, padre di 4 figli, istantaneamente
guarito da un grave e cancrenoso ematoma causatogli da un grosso
masso precipitatogli dall’alto di una scarpata delle cave di tivoli sul
piede destro. il secondo è la guarigione, istantanea, della signora
anna Grossi Musumarra, ammalata di pleurite essudativa e liquido
abbondante. i due malati avrebbero potuto guarire solo dopo lunga
e incerta terapia. la canonizzazione avviene il 24 giugno 1950,
dinanzi a oltre mezzo milione di persone. Mamma assunta assiste
alla cerimonia ed è l’unico caso nella storia di una mamma presente
alla canonizzazione della figlia. È bene ricordare tuttavia che il
miracolo più grande la Goretti lo compie con il suo uccisore. Durante
il processo civile il suo atteggiamento è arrogante e contraddittorio.
Ma durante la detenzione nel carcere di Noto, una notte, in sogno gli
appare Marietta. Sarà lo stesso alessandro in seguito a raccontare
l’episodio. l’invito a convertirsi da parte della Santa è preso alla
lettera dai Serenelli. i frutti non tardano a venire. viene graziato per
buona condotta e finisce i suoi giorni in un convento dei Cappuccini
di Macerata. Dal suo testamento emerge l’immagine di un uomo che
aveva sbagliato ma che faticosamente aveva ricostruito la sua
immagine e la sua vita grazie alla fede e al perdono dei Goretti.
C
apitolo
2 - M
aria
G
oretti
:
la vita e il Martirio