Pagina 27 - santa maria goretti 01

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apitolo
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M
ARIA
G
ORETTI
:
LA VITA E IL MARTIRIO
Giovanni Alberti
D
oveva finire come tutte le storie drammatiche e passionali.
Una popolarità improvvisa, un paese in lacrime, le
autorità che regalano il terreno per la sepoltura e due o
tre titoli su “il Messaggero” di roma.
poi l’inesorabile ruzzolone del tempo, la guerra 1915-18, gli
affanni del quotidiano…
eppure l’oblio non scende su questi freschi 11 anni, 9 mesi e 21
giorni. la macchina del tempo conosce una brusca frenata e quella
bambina di nome Maria Goretti, dall’anonimato di una brutta
vicenda dell’inferno delle paludi pontine viene catapultata sul
palcoscenico del mondo.
Nella storia di Maria Goretti è deviante affidarsi solo alla buona
o alla cattiva volontà degli uomini. alcuni di loro per troppo amore
l’hanno ridotto ad uno slogan sdolcinato e senz’anima. altri,
intingendo il pennino nel calamaio del corrosivo, hanno preteso di
distruggere un mito.
indirettamente hanno alzato il sipario per una rivisitazione che
rende giustizia di questa umana e divina avventura.
le luci si accendono su di una storia di emigrazione e di
quotidianità: una equazione che tocca da vicino una famiglia su tre
dell’italia di fine ‘800. i Goretti sono di Corinaldo, splendida
cittadina vicino il mare di Senigallia; una famiglia di gente povera,
contadini dignitosi e dalle mani callose. Maria nasce il 16 ottobre
1890 e in casa la chiameranno sempre Marietta. prima di lei erano
nati tonino e angelo, poi verranno alessandro, Mariano, ersilia e
teresa.
i suoi genitori sono luigi edassunta Carlini, una coppia affiatata
e ben voluta da tutti. Hanno un podere e un casolare a mezzadria in
una località di nome pregiana, sulla via dei Cappuccini, circa un
chilometro fuori Corinaldo.
appena il tempo di organizzarsi e per luigi ed assunta decidere
di emigrare nella Campagna romana diviene un imperativo
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la vita e il Martirio