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IL POLIGONO
A NETTUNO

Calendario storico culturale 1990
di ALBERTO SULPIZI
e PAOLO BLASIMME

 

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CENNI STORICI


Quello di Nettuno è un poligono polivalente terrestre marittimo, sviluppandosi il suo lato maggiore lungo il litorale che consente collaudi ed esperimenti anche con artiglierie antiaeree, costiere e navali. Durante i tiri a largo, avvisi, segnalazioni e vedette impediscono navigazione e pesca nello specchio di mare antistante dove la caduta dei proiettili di grosso calibro solleva alte e bianche colonne d'acqua offrendo un inconsueto spettacolo, sottolineato dal rombo cupo dei colpi. Nell'immagine, databile "Anni '30", si osservano serventi ed ufficiali impegnati in esercitazione con una batteria di cannoncini del gruppo contro aerei.

come una famiglia, così una cittadina "avverte" la permanente "presenza militare in casa" che ne informa l'aspetto territoriale, urbanistico, occupazionale, toponomastico ecc., fino a penetrare la psicologìa delle persone e della popolazione; per il ruolo rivestito nel proprio progresso socio-economico, Nettuno dedica a questa realtà il Calendario Storico-Culturale 1990, nel 1 °Centenario del Poligono d'Artiglieria.

CENNI STORICI

Già nell'"Ottocento", lo Stato Ecclesiastico fa compiere le grandi manovre dell'esercito pontificio nella landa a levante di Nettuno, verso le Paludi Pontine deserte e desolate. Dopo l'Unità d'Italia ed il trasferimento della Capitale del Regno a Roma, il Ministero della Guerra costruisce caserme nel centro della Città Eterna, la circonda con corona di forti e colloca a Nettuno, raggiungibile facilmente per ferrovia, la "Scuola Centrale di Tiro" che, istituita da S.M. il Re Umberto I" col regio decreto 24 giugno 1888, entra nella Storia Militare Nazionale dal 1° luglio successivo.

Ceduto dall'Università Agraria, il territorio sotto servitù, lungo quasi dieci chilometri e largo da uno a due, ha superficie circa 1.500 ettari, si estende da Cretarossa a Valmontorio ed è compreso fra il litorale tirreno a sud e ia strada che unisce dette località, passando per Quadrivio Acciarella, a nord. Nel "Polìgono", compiono addestramenti ed esercitazioni varie Armi dell'Esercito e, soprattutto, l'Artiglieria, Corpo colto comportando la balìstica accademiche cognizioni di chimica (propulsione dei proietti), fisica (dinamica delle traiettorie) e matematica (calcoli relativi).
Ad inizio secolo, per l'importanza raggiunta, il balipedio viene visitato da S.M. il Re Vittorio Emanuele III e, nel 1908, il Municipio ne propone, senza esito, l'allacciamento alla stazione con un raccordo ferroviario.
Dalla succitata "Scuola" scaturisce, nel 1915, una "Sezione Sperimentale", denominata "Direzione" dal 1921, e che, ulteriormente potenziata nel 1927, diviene "1° Centro Esperienze d'Artiglieria". Suo scopo sono controlli e collaudi di armi, mezzi e munizioni d'ogni tipo e calibro per verificaro l'efficienza degli equipaggiamenti esistenti nonché i progressi nelle polveri piriche ed i miglioramenti nella metallurgia introdotti dall'industria nei programmi di produzione del moderno materiale.

Nel settore, l'esperimentazione empirica è essenziale per esaminare l'effettivo comportamento degli esplosivi e le prestazioni degli armamenti, consentendo di determinare le costanti caratteristiche ed i coefficienti correttivi da considerare nei calcoli, altrimenti abbastanza approssimativi per l'inserimento di inevitabili ipotesi semplificative negli studi scientifici. Negli "Anni Trenta", il "Centro", ammodernato nelle attrezzature, riceve una rete di ferrovie tipo Decauville per i trasporti interni verso Torre Astura, mentre, contìguo alla costiera, è costruito un campo d'aviazione, con pista in terra battuta, piccolo hangar e manica a vento, d'ausilio per le attività dell'artiglieria antiaerea. ... Frattanto, (1934-'35), quasi a confine con Anzio, sul pianoro dedicato a Santa Barbara (patrona delle "fiamme nere e oro") è dificata la Caserma Piave per ospitare la specialità ippotrainata che viene trasferita a Bracciano subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale (1941) anche la controaerea aveva lasciato il nostro Comune per Sabaudia, dov'è tuttora.

II 22 gennaio 1944, gli eventi bellici investono Nettunia con l'arrivo degli alleati anglo-americani: gli statunitensi sbarcano ad oriente della cittadina ed occupano il "Poligono" dove, per mesi, ammassano ingenti truppe e depositano gran molo di materiali logistici traghettati con anfibi dalle navi ancorate in rada o trasportati con apparecchi che atterrano nell'aereoporto appositamente approntato.

Cessate le ostilità, la Caserma Piave passa dal Ministero della Difesa a quello degli Interni che, restauratala nel 1946-'47, v'insedia dapprima la Scuola di Pubblica Sicurezza per Allievi Guardie, poi, dal 1 ° maggio 1969, quella per Sottoufficiali e, infine, dal 28 maggio 1985, L'Istituto d'Istruzione per Sovraintendenti, Ispettori ed Ispettrici della Polizia di Stato". Un cenno, ai centri "Arti Marziali" e "Cinofili", primi ed unici in Italia, che hanno laureato campioni di fama internazionale sia fra gli sportivi (come Romano Polverari) che fra... "gli amici dell'uomo" (come il pluridecorato cane-lupo Bero del m.llo Loreto Sulpizi).

Con la pace, riprende anche l'attività dell'Artiglieria: nel 1945, il piccolo poligono di Santa Severa è posto alle dipendenze di quello di Nettuno dove, dal 1953, opera pure una Sezione della Marina Militare (distaccata dalla base navale di La Spezia) i cui "pezzi" di grosso calibro e lunga gittata (fino a 30 km) possono sparare sul mare in un'area ampia 260 kmq che, interdetta alla pesca, funge da parco marino, consentendo il ripopolamento ittico locale.

Inquadrato dal 1979 come "Stabilimento Militare", quello nettunese, deputato al "Collaudo ed Esperienze per l'Armamento" è utilizzato anche dalle industrie private e dagli eserciti europei per le avanzate attrezzature disponibili e per la professionalità del personale dipendente: quivi, per esempio, si è qualificato il famoso carro armato "Leopard" in dotazione alla NATO.

A partire dal 1980, la polemica provocata dal progetto, inattuato, di prolungamento del "Poligono" verso il Circeo, in presunta pericolosa prossimità con la "Nucleare" di Borgo Sabotino, fa fecalizzare la fatiscenza della centrale termo-elettrica di cui è decisa la definitiva dismissione. In pari periodo, si addiviene altresì alla revisione dei rapporti fra l'Amministrazione Militare e quella Civica a vantaggio di quest'ultima cui vengono ceduti alcuni edifici urbani e relative pertinenze (Palazzo Presidio; Caserma Donati ecc.) per pubblici riusi civili. Inoltre, la compagine cittadina è ammessa ad accedere agli arenili fino alla foce del fiume Astura: eden eccezionale per ecologia (aria pura, sabbia pulita e mare limpido), notevole per natura (bosco e macchia mediterranea) e attraente per archeologia (ruderi romani e torre medioevale di vigilanza).

Così, dal 21 maggio al 26 giugno 1988, lo S.M.CE.A. apre le celebrazioni del Centenario: un prestigioso passato, presago di proficuo proseguimento! A conclusione e coronamento, il 28 maggio 1989, l'Ente accoglie il Presidente degli Stati Uniti George Bush che, giunto in elicottero, si reca in visita al Sacrario-Cimitero Militare Americano di Nettuno.

In definitiva, il nostro "Stabilimento" - gloria dell'Esercito e della Nazione -assolve al compito di:

-garantire la sicurezza dei Sistemi d'Arma in servìzio ed in sviluppo;

-offrire occupazione alla cittadinanza, in un settore a tecnologia avanzata;

-collaborare, anche in campo civile, con le industrie italiane ed internazionali;

-gestire un'azienda economicamente attiva ed apportatrice di valuta pregiata.

 



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