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TRADIZIONI E MANIFESTAZIONI
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La Festa di S. Antonio Abate

 

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La Festa di S. Antonio Abate

(di Augusto Rondoni)

E' un'antichissima tradizione, che perdura egregiamente. Fin dai tempi immemorabili i nettunesi, specialmente i contadini, sono sempre stati devoti a S. Antonio, la cui ricorrenza cade il 17 gennaio di ogni anno. Lo svolgimento dei festeggiamenti si sono sempre fatti nella chiesa di San Francesco sede della Confraternita ( Fratelli di S. Antonio )che contava una cinquantina di confratelli, oggi moltissimi di più. Facevano sempre a gara per custodire, fino alla festa dell'anno successivo, la bandiera su cui era ricamato il Santo. Per questo, all'annuale ricorrenza, i confratelli si recavano a messa di primo mattino, avendo tempo fini a mezzogiorno, per dare l'adesione ( che avveniva dentro una scatola nera metallica) per concorrere all'estrazione del Priore, infilando un biglietto arrotolato con il proprio nome nell'urna. Tale rito era concesso solo agli iscritti alla Confraternita in regola con la quota.
Oggi vive ancora questa tradizione.La festa inizia di mattina, un corteo formato da persone a cavallo, unità cinofile con i loro cani e bambini che portano i loro canarini dentro le gabbie, dietro di loro segue la banda cittadina ed infine chiude il corteo la Bandiera di S. Antonio portata dal priore (sorteggiato nell'ultima manifestazione) affiancato dai suoi confratelli. Il corteo, partendo da piazza Cesare Battisti sfila lungo viale Giacomo Matteotti fino ad arrivare davanti alla chiesa di San Francesco, dove anche gli animali riceveranno la benedizione, visto che S. Antonio è il protettore degli animali.
I festeggiamenti continuano anche nel pomeriggio dove si assiste all'albero della cuccagna seguita poi da un'estrazione di 5 premi in denaro, chiamate doti di S. Antonio (una specie di lotteria, cui potevano concorrere tutti). Tempo fa c'era anche la Signora di Trevi, che era un enorme fantoccio di carta vestito da donna che, a conclusione di una danza nella piazza, vaniva incendiato.Si poteva inoltre assistere allo sfascio delle pile, la corsa dentro i sacchi, le corse dei cavalli a Piscina Cardillo e la corsa ai maccheroni.
Dopo l'estrazioni delle doti di S. Antonio viene il momento più atteso, quello dell'estrazione del nuovo Priore: il biglietto del confratello che esce successivamente dall'urna, dopo quello di S. Antonio diventa il nuovo Priore. In pari tempo viene accompagnato con suono di musica nel piazzale, dove si trova il popolo festoso al quale viene annunciato ad alta voce il nome del Priore in carica. Il Priore in uscita deve portare la bandiera del Santo, in corteo con i confratelli e simpatizzanti, musica in testa, presso l'abitazione del nuovo Priore, dovunque abiti. All'arrivo vengono ospitati in casa i confratelli e musicanti per offrire loro un rinfresco ( una volta si offriva vino e ciambelle) a spese del Priore uscente.



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