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NETTUNO - MUSEO DELLO SBARCO



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MUSEO DELLO SBARCO

FORTE SANGALLO - VIA GRAMSCI, 5 - 00048 NETTUNO (RM)
TEL 06 9803620 - FAX 0698840155
ORARIO: LUNEDI - MERCOLEDI - VENERDI ore 8 - 14
MARTEDI - GIOVEDI ore 8 - 14 / 15 - 18

ANCHE SABATO E DOMENICA
VISITE GUIDATE SUI LUOGHI DELLO SBARCO
PER PRENOTAZIONI
TEL. 06 9880645 - 06 9803620
CELL. 3299840789

Si ringrazia Silvano Casaldi direttore del Museo dello Sbarco presso il Forte Sangallo, che attraverso le sue opere ha contribuito ha rendere sempre viva la tradizione, i ricordi ed il costume di questa stupenda Città. Tra le sue opere si ricorda: "Come eravamo" "La storia del Nettuno calcio" "Quei giorni a Nettuno"

Ha collaborato in oltre alla realizzazione del libro
"Nettuno" di Don Vincenzo Cerri.

Silvano Casaldi
Giornalista Ufficio Stampa. Premio Nazionale Lucus Feroniae 1997, assegnato dalla Stampa Sabina Tiberina. Coautore insieme a Francesco Rossi del libro "Quei giorni a Nettuno 22 gennaio-26 maggio 1944". Impiegato comunale di Nettuno.

 

Il Comune di Nettuno, promotore negli ultimi anni della pubblicazione del libro "Quei giorni a Nettuno", della emissione di cartoline con speciale annullo postale, nonché di due mostre fotografiche sullo sbarco anglo-americano a Nettuno e Anzio, ne istituisce i! museo, a perenne ricordo della tragedia che mutò la vita delle nostre città.

Dopo mezzo secolo dall'evento, il museo comunale giunge a completare un impianto storico che, oltre a un'opera monumentale quale il Cimitero di guerra americano, per il quale è stato prescelto il territorio di Nettuno. comprende i diversi musei subito dedicati in Francia allo sbarco in Normandia, anche per iniziativa di privati che hanno potuto dare esposizione all'enorme quantitativo di armi, macchine, residuali bellici tempestivamente raccolti sui campi di battaglia. Con i problemi della ricostruzione e i primi passi delle democrazia in Italia, ciò non è stato possibile prima da noi, sebbene gli stessi Alleati, a cominciare da Churchill, attribuissero in buona parte alla loro esperienza di Anzio e Nettuno il merito del successo in Normandia.

In compenso, la susseguente apertura di tutti gli archivi e le pubblicazioni che si sono succedute in tanti anni, fino a costituire una bibliografia che rivela ogni particolare e i retroscena dell'operazione che ebbe inizio alle due di notte del 22 gennaio 1944, permettono oggi al museo di Nettuno di presentarsi con tutti i crismi dell'oggettività storica, al di sopra delle rievocazioni e interpretazioni di parte.

Grazie a tale oggettività, suffragata da quanto è stato messo a disposizione dagli "archivi militari" di Washington, Londra e Koblenz. L'intento del museo è di porre soprattutto i giovani di fronte all'evidenza delle verità che non ammettono dubbi: le verità su cui si basano - contro la guerra e contro ogni forma di dittatura e razzismo - la pace, la libertà, la fratellanza, la giustizia. Non a caso, i! Presidente de! Senato Giovanni Spadolini, docente di storia contemporanea, ha scritto: "Di quest'Italia nuova, fondata sui valori di civiltà, di tolleranza e di democrazia, i giorni di Nettuno sono stati in certo modo la premessa".

Tutto questo, attraverso documenti, fotografie originali, mappe, resoconti dei corrispondenti di guerra, filmati in videocassetta, diapositive, riproduzioni di giornali d'epoca, suppellettili, uniformi, elmetti e il materiale bellico che si è potuto ancora reperire con il contributo di cittadini di Nettuno e Anzio, i quali lo avevano rinvenuto nelle loro proprietà sottoposte ai quattro mesi di combattimento che fecero seguito allo sbarco.

Il museo offre inoltre alla consultazione dei visitatori una collezione di volumi storici, tra i quali l'inedito "Diario del generale Lucas", il bistrattato comandante del corpo di spedizione alleato, ingiustamente sostituito a Nettuno il 22 febbraio 1944 e più tardi riabilitato dalla revisione storica, oltre al ravvedimento dei suoi detrattori.