perpetuo ai Padri Passionisti nel 1889, fu abbattuta come pericolan-
te nel 1909.
Nello stesso anno iniziarono i lavori di costruzione della nuova
chiesa che, aperta al pubblico nel 1914, fu consacrata solennemente
nell’Ottobre del 1931. In stile eclettico, aveva tre navate con 12 archi
che poggiavano sopra fasci di pilastri, e sei cappelle laterali. Il presbi-
terio era separato dal corpo delle tre navate da una balaustra in
marmo. La statua della Madonna, insieme a quelle di San Sebastiano
e di San Rocco, che ne avevano accompagnato la venuta a Nettuno,
furono collocate dietro l’altare maggiore in tre nicchie ricavate da un
muro, davanti al quale fu posto un trittico di legno in stile gotico,
dipinto a finto mosaico. Il campanile, ancora esistente, è una struttu-
ra in stile romanico di m. 32 di altezza, in mattoni e cortina, a ripiani,
cornicioni ed ornamenti di travertino.
Sotto la spinta del culto crescente per Santa Maria Goretti, i Padri
Passionisti deliberarono l’ampliamento e la trasformazione della chie-
sa in un santuario. Il progetto dell’architetto Donato Sardone com-
prendeva la costruzione di una cappella per la Santa, il completamen-
to della facciata con un portico, la sistemazione del piazzale davanti la
chiesa e la costruzione di una casa per le suore addette al santuario. Il
vecchio trittico in legno dell’altare maggiore fu sostituito da un trono
in marmo dove la statua della Madonna fu inserita senza il talamo di
mogano e senza gli accessori devozionali; le statue di San Rocco e di
San Sebastiano, furono collocate nelle due nicchie degli altari laterali,
a destra e a sinistra dell’altare maggiore. L’abside fu rivestito di un
mosaico vetroso; nel catino absidale furono inseriti tre medaglioni nei
quali due angeli affiancavano l’Agnus Dei.
Dieci anni dopo la conclusione dei lavori di questo santuario, la cui
inaugurazione avvenne il 2 Ottobre 1960, fu deliberato l’abbattimento
e la costruzione di un nuovo corpo centrale; oltre al campanile ed alla
cappella di Santa Maria Goretti, fu conservata la sola facciata, elevata
di alcuni metri.
Rilevanti cambiamenti architettonici ed artistici, sia nella basilica che
nella cripta di Santa Maria Goretti, sono stati effettuati nel quadriennio
che va dal 2002 al 2006; tra questi la realizzazione del nuovo altare e la
pavimentazione della basilica, opera dell’architetto Paola Jecco.
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L’antica chiesina dell’Annunziata, fine ‘800.
Chiesa di San Rocco, anni trenta.
L’attuale chiesa di N. S. delle Grazie.
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LI EDIFICI ANTICHI