Pagina 53 - NETTUNO IPOGEA

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Provvedimenti per le grotte
Nella seduta Consiliare del 27 ottobre 1910 il Presidente comunica che “la
Prefettura con nota del 17 settembre del 1909 n° 57349 ordinò che si faceva un esatto
rilievo altimetrico e planimetrico di tutte le grotte, allo scopo di stabilire il loro svilup-
po attuale e le opere di consolidamento necessarie per garantire la pubblica incolumi-
tà, opere che dovevano essere fatte dagli utenti delle grotte stesse obbligandoli, in
caso di rifiuto a chiuderle”.
Per quanto poi riguardava l’escavazione delle grotte stesse sotto il suolo
Comunale la stessa Prefettura riteneva conveniente chiedere ai proprietari il paga-
mento di un canone annuo ed una dichiarazione che l’occupazione abusivamente
fatta si doveva intendere ulteriormente concessa a titolo precario.
Contemporaneamente, disponeva che fatte d’urgenza le indicate ispezioni la cosa
si sottoponesse al Consiglio per le sue determinazioni. Le ispezioni furono subito ese-
guite e dove l’urgenza richiedeva dei provvedimenti subito si adottarono, ma intanto
si rendeva indispensabile che il Consiglio desse il suo parere sull’argomento.
Il Consigliere Catanzani Bartolomeo faceva notare che le grotte “sono antichissime”
e non giusto che i proprietari sarebbero stati assoggettati al pagamento di un canone.
Catanzani Venceslao osservando che le grotte occorrevano per ricoverare il vino,
principale, anzi l’unico prodotto del territorio, non trovava giusto il pagamento di un
canone, giacché lo stato esonerava i fabbricati agrari dalle imposte.
Ottolini Luigi era del parere che le cose dovevano rimanere come si trovavano e
piuttosto si preoccupava delle spese fatte per la verifica, non ritenendo giusto che le
spese stesse “facciano carico a quei proprietari che si trovano in regola con la grotta
sia col sottosuolo comunale sia nei rapporti con la sicurezza”.
Intanto raccomandava una scrupolosa sorveglianza per il caso di scavamento di
nuove grotte. Ceccarini Giuseppe non dissentiva dal concetto generale e faceva osser-
vare l’opportunità di lasciare le cose inalterate: un vero e proprio atto di riconosci-
mento dello status quo. Il Consiglio ad unanimità di voti approvava il seguente ordi-
ne del giorno: “considerato che il Comune di Nettuno è assolutamente vinicolo e che
le grotte sono indispensabili per la nuova conservazione del maggior prodotto del ter-
ritorio, ritiene opportuno di non imporre per ora canone di sorta ai possessori di grot-
te scavate nel sottosuolo comunale”.
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Capitolo quarto -
LA MAPPA DELLE GROTTE DI NETTUNO
Nettuno, il Municipio negli anni ’50
Nettuno, Il Municipio negli anni ’60