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a
Pia Unione di San Antonio Abate
si trova eretta in Nettuno da
tempo immemorabile.
Il 17 gennaio 1729 viene aggregata all’Ar-
ciconfraternita di S. Antonio Abate in Roma
ottenendo, non solo, di solennizzare la festa
del Santo nella Chiesa, dei RR. PP. Minori
Conventuali, nella Terra di Nettuno, sotto il
titolo dei Santi Bartolomeo e Francesco e in
nessuna altra Chiesa, ma di partecipare anche
a tutte le indulgenze, privilegi e licenze
proprie dell’Arciconfraternita stessa.
Nell’occasione è compilato uno statuto,
composto da 13 articoli, diretto al buon
andamento della Pia Unione.
Nella Chiesa di San Francesco, la Pia
Unione ha una cappella propria, dedicata al
Santo, con un affresco sulla parete e qualche
lapide del ‘700 che attesta la sua esistenza già
dal quel tempo.
I confratelli possono questuare e cercare
elemosine per il mantenimento del culto del
Santo. Tutto l‘introito di denaro, di cera o altro,
si deve impiegare per la celebrazione della
solenne festa e per la contribuzione di “dodici
paoli” all’Arciconfraternita in Roma. Il priore
(il Signore) viene eletto ogni anno, dalla
Confraternita ed in presenza del padre
guardiano della Chiesa, per imbussolamento,
sempre la Domenica avanti la festa del Santo,
al suono della campana del Convento.
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Capitolo Quarto
Pia Unione Sant’Antonio Abate