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L
A CHIESA E IL CONVENTO DI
S
AN
B
ARTOLOMEO E
S
AN
F
RANCESCO A
N
ETTUNO
In seguito, il tempo, ma soprattutto
l’incuria, portarono la chiesa al degrado,
finché il Comune sollecitato dai Padri
Conventuali, diede inizio alle procedure per la
richiesta e l’affidamento di un progetto di
restauro conservativo.
Il progetto, redatto dall’architetto Salvatore
Nicoletti venne approvato dal Comune e
ricevette il benestare della Sovrintendenza ai
Beni Artistici e Architettonici. La Cassa Rurale
deliberò di finanziare i lavori per un importo
di circa 400 milioni divisi in tre lotti e furono
appaltati nell’autunno del 1989. L’intervento
riguardava la manutenzione e la tinteggiatura
delle pareti esterne, il risanamento degli
intonaci interni, il restauro dell’altare della
navata destra e del campanile, dei due
affreschi quattrocenteschi e il dipinto a
tempera su intonaco, di stile neogotico,
realizzato, come abbiamo visto in precedenza,
nel 1932 da Giuseppe Brovelli Soffredini, uno
dei fondatori della Cassa Rurale di Nettuno.
(Docum.9)
I lavori di ristrutturazione ed adeguamento
procedettero veloci, di pari passo al rapido
restauro della Chiesa di S. Francesco.
L’inaugurazione della nuova sede venne
significativamente fatta coincidere con la
riapertura al culto dell’antica chiesa di S.
Bartolomeo, sabato 16 marzo 1991.
Sulla facciata esterna notiamo, oltre lo
stemma francescano, le parole Divo Francisco
nell’architrave e la seguente epigrafe: con la
quale il P. guardiano L. Mirabelli nel 1894
ricorda i santi a cui è dedicata la chiesa.