Pagina 43 - S ANTONIO ABATE

Versione HTML di base

41
V
ITA E
D
ETTI DEI
P
ADRI DEL
D
ESERTO
PROLOGO AL CAPITOLO DELLE PAROLE DI ANTONIO IL GRANDE
I
n questo capitolo si racconta la virtuosa ascesi, il mirabile modo di vivere e si riportano
le parole e le opere di Antonio il Grande per far comprendere meglio la grandezza di questo
Santo. Sant’Antonio Abate maestro della vita monastica, una volta pervaso dall’amore
divino, stimò come nulla le cose che gli uomini ritengono buone e pregevoli, cercando innanzitu/o di non
fare mai niente solo per me/ersi in mostra. Per eccesso di umiltà infa/i, la maggior parte delle sue sante
opere sono rimaste nascoste agli uomini, cosicché a tu/’oggi, è impossibile riportare una descrizione
de/agliata del suo operato. Tu/avia a/raverso le testimonianze scri/e degli altri padri del deserto è stato
possibile raccogliere i trento/o apoftegmi del Santo nell’ opera “ Vita e De/i dei Padri del deserto”. Questi
sono i dati essenziali di una vita che si sviluppa in modo organico verso una solitudine ed un’immersione
in Dio sempre più totale, fa/a eccezione per i monaci che richiedevano il suo sostegno spirituale. La sua vita
ascetica era cara/erizzata da penitenza, preghiera ma sopra/u/o dalla continua lo/a contro i demoni che
gli apparivano in tu/e le fogge e con ogni sorta di astuzia come riporta Atanasio nei suoi scri/i. Viveva
giorno per giorno, senza guardare indietro alla vita passata; comba/eva l ’arianesimo e le do/rine pagane
pur fissando sempre lo sguardo all’eternità. Antonio appare come il cristiano formato dalla Scri/ura e
dall’esperienza, opposto al do/o educato nella cultura ellenistica.
Il quadro offerto dagli apoftegmi che, pur non essendo moltissimi sono tu/avia estremamente ben scelti
e bene accostati, è più ricco e ampio di quello che risulta dalla Vita. Fin dal primo brano, che è chiaramente
introdu/ivo, emerge con semplicità e forza l’intensità della sua vita quotidiana nel deserto fa/a di
solitudine, preghiera, lavoro, tentazioni. Nel Commento al Vangelo di Ma/eo, San Giovanni Crisostomo
inserisce una grande lode ad Antonio: “S
i consideri il grande e beato Antonio, cui va ancora oggi
l’ammirazione di tu o il mondo e che, nato in Egi o, è divenuto quasi uguale agli apostoli
”.
Ricordiamoci che quest’uomo santo è nato nella terra dei faraoni, senza che da questi gli derivasse alcun
danno. Anzi, egli è stato ben degno della visione divina e la sua vita non è stata altro che l’esa/a
manifestazione di quanto Gesù Cristo aveva comandato.
Gli apoftegmi di seguito riportati manifestano al mondo la grandezza di questo Santo che traeva la sua
forza dall’intimo conta/o con Dio vissuto nella solitudine del deserto.
Capitolo Secondo
Vita e Detti dei Padri del Deserto