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N
ETTUNO
, F
EDE E FOLCLORE NELLA FESTIVITÀ DI
S.A
NTONIO
A
BATE
A partire dagli anni ‘70, sotto la guida di
Don Antonio Zecchinato, (sacerdote di
straordinarie capacità ed umanità, proveniente
come l’attuale Papa Francesco “dalla fine del
mondo”, l’Argentina, dove si era distinto nella
sua funzione di sacerdote/missionario ed
aveva trovato nella frazione di Tre Cancelli,
primi anni settanta, come lui stesso amava dire
un’altra Argentina) S. Antonio Abate comincia
ad essere onorato con una processione per le
vie della borgata, dove i più devoti sorreggono
una statua che lo raffigura e rappresenta.
Agli inizi degli anni ‘80, nasce l’idea di
organizzarsi come gruppo incollatori, che pian
piano porta alla nascita, nel 1998, dell’attuale
confraternita “S. Antonio Abate”, con
l’approvazione di un primo statuto elaborato
e presentato al vescovo Sua Eccellenza
Monsignor Dante Bernini. Le caratteristiche
della tonaca: abito bianco lungo alla caviglia,
cordone e mazzetta d’orati, al collo
medaglione raffigurante S. Antonio Abate.
Collabora con le altre Confraternite della
Diocesi partecipando alle loro feste patronali
e invitandole alla propria.
Per quanto riguarda l’aspetto religioso il 17
gennaio si effettua ancora la tradizionale
benedizione degli animali e la cena sociale,
mentre la festa, per problemi legati alle
condizioni climatiche, è stata spostata nei mesi
estivi. Si realizza una processione per le vie di
Tre Cancelli, con il trasporto della Statua del
Santo, da parte della Confraternita ed i giochi
popolari hanno lasciato il posto a spettacoli
musicali e gare ciclistiche.