L'inno di Luigi Zambarelli e Angelo Castellani
Lo stesso 28 settembre 1924, il musicista e direttore della banda cittadina Angelo Castellani esegue nel teatro comunale il suo "Inno al P. Paolo Segneri - Alla mia cara Nettuno, che il genio del Segneri rese immortali, composto su versi di Luigi Zambarelli.
I
Salve Nettuno! Un riso a te l'aurora
piove perenne: in tremulo zaffiro
splende i! tuo mar dell'aure al mite spiro
il suol s'infiora. Il suoi s'infiora.
Salve, Nettuno: ognor di pace amica,
fosti pur forte in guerra e ne' perigli
e narran sempre i rostri de' navigli
la gloria antica, la gloria antica.
Salve Nettuno: ognor di pace amica
fosti pur forte in guerra e ne' perigli,
e narran sempre i rostri de' navigli
la glora antica, la gloria antica.
II
Gloria che, nato dal tuo sen fecondo
umile e grande, il Segneri t'accresce
con la virtude a cui l'eloquio ei mesce
alto e profondo, alto e profondo.
Del ver, del ben solerte banditore
qua! cristian Demostene novello,
suade a l'uom eh'è il viver santo e bello
se ha fede, ha fede e amore.
Del ver, del ben solerte banditore,
qua! cristian Demostene novello,
suade a l'uom eh'è il viver santo e bello
se ha fede, ha fede e amore
III
Inni e ghirlande al cittadino austero,
al pio la vita, a l'orator possente
la patria or dona e ogn'alma morente
il suo pensiero, il suo pensiero.
Salve Nettuno: un riso a te l'aurora
piove perenne: in tremulo zaffiro
splende il tuo mar: dell'aure al mite spiro
il suol s'infiora, il suol s'infiora.
Salve Nettuno, il suol s'infiora....
Angelo Castellani nasce a Nettuno il 4 marzo 1863 e muore a Marino il 1 ottobre 1949. E' stato clarinettista, compositore, concertatore, direttore di banda. Nel 1921, all'età dì 58 anni, dopo essere stato direttore di bande militari e aver composto numerosi brani, decide di accettare le pressioni per venire a dirigere la banda di Nettuno, rinunciando a molte altre offerte. Tra cui quelle insistenti del comune di Giarre. Il podio dal quale egli dirige la banda cittadina, ogni giovedì e domenica d'estate, è in piazza Umberto I, oggi piazza Mazzini. davanti alle folte colonie di villeggianti, che raggiungono Nettuno da Roma. Nel 1924, in occasione del III cenlenario della nascita di Paolo Segneri, esegue la sua composizione "Inno al P. Paolo Segneri - Alla mia cara Nettuno, che il genio del Segneri rese immortale".