QUADRI
Moltissi gli artisti che hanno tentato con varia iconografia di dare
un volto alla santa bambina o al valore simbolico del suo martirio.
tra i tanti quadri, oltre quello a tutt’oggi utilizzato come santino,
lo stesso autore giuseppe Brovelli Soffredini fece un immagine della
Santa intitolato “apoteosi di Maria goretti” sempre del 1929, nel
quale viene evidenziata questa ascesa al cielo con giglio e palma,
conservato oggi presso il Santuario di nettuno. importante fu il
contributo della “Scuola di pittura internazionale” in via giusti 12 a
roma ad opera delle suore francescane Missionarie di Maria
(fMM), fra le quali ricordiamo suor Zeferina, Cirilla e luca che
diedero vita a l’immagine conosciuta e riprodotta in mille modi, per
volere del postulatore pp. Mauro dell’immacolata. le suore fin dal
tempo di pio X erano incaricate di fare tutti i ritratti ufficiali dei papi
e cardinali ma anche immagini sacre, madonne ,santi e beati e su
commissione anche splendidi paesaggi o vari soggetti a richiesta.
tra le suore missionarie di Maria fu accolta nel 1903, per
intercessione dei pp. passionisti e di don temistocle Signori, la
sorella di Marietta, teresa che in breve tempo prese i voti presso il
convento di grottaferrata. Un poliedrico artista ,alfredo Bea, con
studio in piazza della rovere 101 a roma, fu chiamato nel 1949 a
creare alcune tele della Santa. le opere di misure enormi 4 x 3 metri
circa, furono esposte sia nel loggiato di S. pietro a roma sia portate
tra la moltitudine dei presenti che occupavano tutta la piazza
suddetta, dove avvenne per la prima volta nella storia della Chiesa
una canonizzazione all’aperto.
A. Bea
C
apitolo
4 - i
Conografia
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